Quando Cateno De Luca “dava calci in cul..” al “mammut” che poi diventò suo assessore. La genesi degli insulti, cominciando da Enzo Trimarchi.
22 gennaio 2021
Il povero Enzo Trimarchi non ha mai avuto vita facile con Cateno De Luca. La foto del post datato 2016 dello stesso oggi Sindaco di Messina, non ha bisogno di grandi commenti.
Una foto “rubata” o probabilmente inviata all’allora più giovane Cateno, già sindaco uscente di Santa Teresa, mentre Danilo Lo Giudice si candidava a nuovo sindaco nel 2017.
Nessun commento in più sarebbe necessario su quanto scriveva e pubblicava l’allora già social De Luca che non scriveva infatti poesie dolci per Trimarchi, definendolo “Mammut della politica“.
Insomma nel novembre del 2016 volavano scintille tra Trimarchi e l’oggi sindaco di Messina. Scintille da nemico giurato, suo e dei santateresini, come scriveva lo stesso De Luca “Noi non vi vogliamo con noi perché usate troppa naftalina per celare la vecchia politica che fate. I santateresini vi hanno dato un calcio in culo il 5 ed il 6 maggio del 2012 e noi siamo fedeli alla linea, fatevi la lista dei mammut alla riscossa!“.
Ma cosa aveva fatto mai il buon professore Trimarchi? Si era “azzardato” a presentare la sua candidatura a sindaco di Santa Teresa di Riva, quale terzo candidato in lizza contro Danilo Lo Giudice, delfino e già vice sindaco di Cateno De Luca, nelle amministrative del 2017. Chi sponsorizzava l’allora candidato Trimarchi erano, con il movimento “Noi ci siamo“, Carmelo Sturiale, Pippo Arpi, Francesco Brancato, Sebastiano Pinto e altri ex amministratori cittadini, ed in “ombra” da Saro Trimarchi.
Poi, nel 2018, dopo la vittoria di Danilo Lo Giudice a Santa Teresa di Riva, Cateno De Luca diventa sindaco di Messina e chi nomina assessore? Proprio il mammut, cioè il buon Enzo Trimarchi.
Ma le scintille torneranno inevitabilmente a volare con le “forzate” dimissioni di Trimarchi da assessore nel 2020. Tranne che per rientrare proprio ieri quale esperto sempre del Sindaco De Luca.
Insomma una storia di incoerenze, uscite dalla porta e rientri dalla finestra. Dove un “mammut”, non buono per candidarsi a sindaco di Santa Teresa perché “puzza di naftalina e vecchia politica”, nel 2018 però diventa improvvisamente buono per fare l’assessore a Messina. Con tutto l’affetto del mondo per Enzo Trimarchi.
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