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17 gennaio 2021
A conclusione di una settimana di passione per la comunitร siciliana e in particolare per quella messinese, ritengo doveroso, nel mio ruolo di responsabile del Dipartimento Sanitร del Partito Democratico, condividere alcune considerazioni.
Siamo da tempo in una situazione di difficoltร , certo non piรน imprevedibile. Lโesperienza della prima ondata doveva essere di aiuto nella individuazione di nuovi modelli di gestione da utilizzare nella prevedibile recrudescenza del ๐ฃ๐๐๐ข๐ ed invece ci ritroviamo a combattere con gli stessi problemi
Ma il vero ๐ฃ๐ข๐๐๐ข๐ di questa seconda ondata รจ stata una diffusa incapacitร , sia dei ๐๐๐๐๐๐ฆ ๐๐๐๐๐ che del ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ก delle aziende sanitarie di trovare soluzioni condivise. Non รจ pensabile, infatti, che nei diversi livelli di governo, soprattutto regionale e comunale (cui la Costituzione affida la gestione della sanitร ), i vertici istituzionali possano anteporre gli interessi personali a quelli collettivi. Non รจ tollerabile che si voglia sfruttare mediaticamente la crisi per fini elettorali, come se fossimo in una perenne campagna elettorale, piuttosto che usare moderazione, buonsenso, umiltร , capacitร di ascolto e di osservazione delle buone pratiche adottate da chi ha risolto con risultati migliori le criticitร che ogni giorno vanno affrontate.
Concretamente nessuno puรฒ smentire che il Governatore Musumeci, che mette sullo stesso piano Ramacca e Castel di Judica (col dovuto rispetto per queste comunitร ) con la Cittร metropolitana di Messina e che oggi dichiara tutta la Sicilia zona rossa, sia lo stesso Musumeci che un mese fa criticava con toni ironici e sprezzanti il governo centrale che, sulla base di parametri oggettivi e condivisi con tutti i governi regionali, classificava arancione la nostra Isola (e i โ๐ฃ๐ช๐ข๐๐ง๐โ di oggi si potevano โ๐ก๐๐๐๐๐ง๐โ, con lโocchio della competenza e non della convenienza, proprio un mese fa). D’altronde รจ il medesimo Musumeci che non fa nulla per nascondere la propria allergia al confronto con le opposizioni piuttosto che con lโaula parlamentare.
Nessuno puรฒ smentire, infatti, che il Sindaco De Luca, che questa settimana ha dato il peggio di sรฉ stesso, sbraitando come un ossesso e andando (e di molto) al di sopra dei limiti della decenza che il ruolo istituzionale ricoperto impone, sia lo stesso De Luca che meno di un mese fa si faceva i selfie a Piazza Cairoli, promuovendo assembramenti utili solo al Covid. Lo stesso De Luca che da novello Masaniello incitava alla rivolta i commercianti contro il Governo nazionale, marciando verso la prefettura, salvo poi tradirli dopo qualche giorno. Lo stesso De Luca che criticava chi ha posto il problema della carenza di posti letto al momento giusto quando ancora si poteva rimediare. Lo stesso De Luca che promuoveva la manifestazione di Motocross sulla spiaggia di Santa Margherita e potrei continuare ancora ma non รจ il caso nรฉ di fare polemiche nรฉ di rispondere alle provocazioni. Lo stesso De Luca che nella prima ondata si prendeva i meriti di un minore contagio senza aver fatto meglio di altre cittร siciliane, se non un inutile presenzialismo mediatico utile solo a se stesso.
Personalmente ho deciso che – per quanto รจ nelle mie possibilitร , non avendo ruolo di governo – lโunica, vera battaglia che voglio continuare a combattere in questo momento รจ quella per contribuire a liberare la Sicilia e la nostra comunitร dallโincubo della pandemia.
Limitando la discussione a Messina non credo che in questo momento giovi indugiare nella stucchevole polemica sul vertice dellโASP di Messina, sulle cui responsabilitร non รจ certo ๐๐๐๐๐๐ค๐ค๐ il luogo in cui discutere, ci sono sedi e ruoli deputati a questa attivitร . Il quadro epidemiologico nel nostro territorio, infatti, รจ sempre piรน allarmante e lโunica soluzione non puรฒ che essere la condivisione delle scelte. Non servono solisti, nรฉ comandanti, anche perchรฉ non esenti da colpe, ma persone in grado di fare gruppo e non di isolare la cittร da tutte le altre istituzioni. ร assurdo concentrare gli sforzi alla ricerca di visibilitร personale piuttosto che sulla risoluzione effettiva dei problemi.
A livello istituzionale si stanno susseguendo tavoli tecnici allargati per individuare i fronti piรน delicati su cui intervenire. Benissimo ma, oltre alla rapiditร delle scelte, รจ necessario che, ove possibile, le risultanze vengano condivise anche con tutte le forze politiche, con tutte le forze sociali. Venga stilato, con trasparenza, un ordine di prioritร , su cui concentrarsi e tutta la cittร spinga in quella direzione.
Chi ha studiato la prima ondata della crisi con approccio scientifico ci dice che in una situazione di crisi cosรฌ complessa – con la necessitร di prendere decisioni in tempi rapidi, con un impatto emotivo straordinario sulla popolazione e i riflettori puntati della critica e della informazione – un ruolo fondamentale lo svolge la capacitร di condividere le scelte, la capacitร di spiegare le scelte, la capacitร di essere trasparenti, la capacitร di essere flessibili e innovativi.
Da quanto ho potuto osservare e ascoltare in questi giorni alcune delle prioritร nella nostra provincia sono la carenza di posti letto (e la relativa dotazione organica) e lโincapacitร di tracciare il contagio.
Allora, ragioniamo per far sรฌ che altri ospedali, a Messina e soprattutto in provincia, aprano reparti Covid.
Faccio un esempio: sfruttiamo le risorse disponibili per il Covid per ammodernare strutturalmente e tecnologicamente gli ospedali di provincia. Nella prima fase del Covid cโerano giร pronti progetti che riguardano gli ospedali della zona tirrenica e nebroidea. Si potrebbe, cosรฌ, risolvere un problema immediato e ridare dignitร di un valido presidio ospedaliero a strutture da tutti criticate in questi anni che non hanno reso servizi quantomeno sufficienti alle rispettive comunitร . Discutiamo con serietร nellโinteresse collettivo senza condizionamenti di capetti politici con interessi campanilistici.
Per quanto riguarda la difficoltร di tracciare il contagio, come รจ stato piรน volte sottolineato, โ๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ข๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐๐ ๐ก๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ง๐ ๐๐ ๐ข๐ ๐๐๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ก๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐ง๐ง๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐๐ก๐ก๐ ๐๐๐๐โ๐ด๐ ๐ ๐โ๐ ๐๐๐ ๐ก๐๐ ๐๐ ๐ ๐๐๐ข๐ ๐ ๐ ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐ง๐๐๐๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ข๐๐๐๐ ๐ ๐๐ฃ๐๐๐๐๐ก๐ ๐๐๐ ๐ ๐ฃ๐๐๐ ๐ท๐๐๐๐๐ก๐๐๐๐๐ก๐ ๐ ๐๐๐๐ฃ๐๐ง๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐๐ก๐ก๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ก๐ก๐๐ฃ๐ ๐๐๐๐๐๐ก๐๐๐ง๐โ.
Lo stesso discorso vale per la capacitร di lavorare i tamponi, per i Covid hotel, per lo smaltimento dei rifiuti speciali, per creare le condizioni affinchรฉ le scuole possano riaprire in sicurezza, per dare risposte alle famiglie con disabili, per dare risposte ai a quanti soffrono un disagio sociale ed economico. Ma soprattutto per dare supporto ai nostri operatori economici, da tempo in ginocchio, se non per terra, ai quali non giova questo stato di incertezza, questo susseguirsi di norme contraddittorie, questo stato di terrore piรน di quanto necessario in considerazione del disagio psicologico, sociale ed economico della popolazione.
Lโesperienza maturata nella gestione del Covid ci insegna che la traiettoria della sua evoluzione รจ prevedibile con buon anticipo, ๐๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐ ๐ฬ ๐๐๐๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐ ๐๐๐ ๐ ๐ ๐๐๐๐๐๐๐๐๐๐: questo รจ il punto fondamentale!
Quello che si dovrebbe fare oggi a livello locale รจ fare squadra per contrastare al meglio il Covid, evitando un proluvio regolamentare, limitando le ordinanze, sia a livello regionale e comunale, utilizzando tale strumento solo nei pochi casi in cui serve regolamentare situazioni specifiche che una norma di carattere generale non puรฒ prendere in considerazione. Viceversa, andando avanti in ordine sparso, si firma solo la condanna a morte di altre decine di persone per le quali, purtroppo, il Covid sarร fatale.