Raccolta rifiuti Covid e l’ordinanza Regionale: “Il Comune di Messina è tenuto a sostituire il disservizio ASP”
14 gennaio 2021
La Medieco s.r.l., ditta di Belpasso a Catania, è la ditta incaricata dall’ASP di Messina, e non solo, della raccolta dei rifiuti urbani prodotti nelle abitazioni dove soggiornano soggetti positivi al tampone in isolamento o in quarantena obbligatoria (utenze e rifiuti di tipo A).
In base ai tanti casi riscontrati e denunciati anche dal Sindaco di Messina, Cateno De Luca, di mancato ritiro dei rifiuti pericolosi da parte della ditta incaricata dall’ASP, sembra evidente che la Medieco non sia in grado di garantire il servizio a tutte le utenze di tipo A che, stante l’incrementarsi del numero di positivi, è sempre in aumento.
Cosa accade in questi casi? Cosa è tenuto a fare il Comune? In base all’ordinanza n.2/Rif del 25 settembre 2020 della Regione Siciliana, la richiesta di intervento da parte dei Comuni deve partire da ASP. In particolare l’ordinanza recita: “L’Azienda Sanitaria Provinciale, nei casi di motivata e dimostrata impossibilità, anche sopravvenuta, ad effettuare il servizio di cui al punto precedente, ne dà tempestiva comunicazione ai Comuni. In tali circostanze, il servizio di raccolta, trasporto e smaltimento è disposto dal Comune nel rispetto del Codice dei Contratti” .
Quindi l’ASP di Messina, accertata l’impossibilità eventuale da parte di MEDIECO s.r.l. di raggiungere tutti i positivi al tampone in isolamento e di svolgere il servizio essenziale di raccolta dei rifiuti in fascia A, deve avvertire il Comune e chiedere che lo stesso completi il servizio non portato a termine mediante affidamento a ditta specializzata. Come ad esempio Messina Servizi. L’ASP, dal canto suo, è tenuta obbligatoriamente a fornire le liste complete e continuamente aggiornate dei risultati positivi al Covid mediante tampone molecolare in città.
“Le ASP, ove il servizio è gestito dai Comuni, devono comunicare agli stessi, i dati relativi alle utenze di tipo A strettamente necessari per consentire la raccolta con l’indicazione della durata della stessa. I Comuni trasmettono i dati necessari, relativi alle utenze di tipo A e A1, ai propri gestori. Tutte le comunicazioni devono garantire la tutela della privacy”. E’ quanto è già accaduto in altri comuni siciliani a tutela delle famiglie bloccate in casa per la positività al Covid e non può che accadere anche a Messina.
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