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Cateno De Luca alle 19.00 di oggi la sua lettera di dimissioni. “Io colpevole di aver attaccato La Paglia”

- 14/01/2021
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Cateno De Luca alle 19.00 di oggi la sua lettera di dimissioni. “Io colpevole di aver attaccato La Paglia”

 

14 gennaio 2021

Alle ore 19:00 in diretta sulla pagina De Luca Sindaco di Messina leggerò la mia lettera di dimissioni da Sindaco di Messina”.

E’ questa la conclusione di un nuovo post apparso sulla pagina facebook del Sindaco di Messina, Cateno De Luca. Ciò che precede nel post è una riflessione condivisa ed amara di Cateno De Luca su quanto accaduto e che il primo cittadino addebita ad un solo uomo colpevole di tutto: Paolo La Paglia.

Il Presidente della regione siciliana Nello Musumeci ed il suo assessore alla sanità Ruggero Razza hanno avallato e sostenuto questa strategia criminale nel miei confronti – scrive il Sindaco – perché ho chiesto la testa del loro uomo di fiducia Paolo La Paglia direttore generale dell’ASP di Messina. Messina e’ nella tragedia pandemica per comprovata responsabilità di Paolo La Paglia che evidentemente sta ricattando Musumeci e Razza infatti ancora é  li al suo posto ma nessuno parla e tutti tacciano“. Parole pesanti come pietre che addirittura ipotizzano strategie MAFIOSE nella vicenda dell’ASP e del suo direttore generale: “Io sto rischiando la mia vita perché non ho accettato la logica mafiosa dell’omertà e della complicità e coloro che ancora consentono a La Paglia di rimanere al suo posto senza denunciare ed agire sta applicando la logica dei mafiosi a libro paga delle istituzioni“.

Cateno De Luca conferma quindi le indiscrezioni di ieri circa la sue possibili dimissioni: “Le mie dimissioni da Sindaco di Messina sono pronte perché da autentico uomo delle istituzioni non posso convivere con altre istituzioni che stanno agendo con logica mafoisa e stanno uccidendo Messina lasciando i loro servi sciocchi al comando dell’ASP“. Ed in ultimo l’incitazione a chi lo sostiene a reagire: “Perché nessuno si indigna al cospetto di queste vicende da me denunciate pubblicamente ed all’Autorità Giudiziaria?“.