20 dicembre 2020 – di Redazione
Se Barcellona non può ritenersi ancora soddisfatta in quanto a posti di terapia intensiva, a Messina c’è poco di rilassarsi.
La terza ondata di pandemia da Covid 19, che potrebbe arrivare dopo e per le feste natalizie impone che venga soddisfatta integralmente la previsione di attivazione di tutti i posti di terapia intensiva necessari a fronteggiarla. Non uno di meno.
Così se Barcellona, dopo essere finita sotto i riflettori, e con il suo ospedale anche l’ASP di Messina, trascinata al centro di dibattito estremamente duro, per la ipotizzata, mancata attivazione dei posti letto di terapia intensiva, dove invece, al P/O di Barcellona ci risulta si sia dato seguito alle disposizioni di Codesto Assessorato alla Salute, nessuno parla della mancata attivazione del totale dei posti di intensiva previsti dalla programmazione Regionale all’Ospedale Papardo di Messina, anche questi ASSOLUTAMENTE indispensabili per affrontare con maggiore tranquillità ciò che potrebbe avvenire a gennaio, con l’aumento della morbilità del virus.
Paradossalmente proprio la UIL FPL di Messina, che sostiene l’inadeguatezza del Manager dell’ASP, accusato di non avere provveduto alla messa in funzione dei posti letto Covid del P/O di Barcellona, stranamente non cita la non riuscita attivazione di tutti i 63 posti letto Covid” (Ad oggi ne mancano almeno 15) presso l’A/O Papardo, previsti nella programmazione Regionale.
Per questa ragione, temiamo fortemente di essere ancora una volta colti di sorpresa ed impreparati, e che il numero dei posti letto non attivati, possa dare un ulteriore colpo di grazia non soltanto al bisogno di salute della cittadinanza, ma anche alla economia della nostra Città, che rischierebbe di essere messa in ginocchio con danni stavolta irreparabili.
Eppure, proprio il Coordinatore dell’Area Medica della UIL Fpl, che sta denunciando senza sosta la mancata attivazione dei posti letto di terapia intensiva Covid del P/O di Barcellona, lavora nell’A/O Papardo, ma probabilmente sarà affetto da una strana miopia che gli consente di guardare soltanto fuori dall’uscio di casa “SUA,” considerato che ribadiamo, non ha notato l’assenza di numerosi posti letto COVID!!
O forse sarà perché in effetti ad impedire l’attivazione dei suddetti posti letto è proprio il Segretario Provinciale della UIL FPL, a causa del trasferimento dei posti letto della SPDC al Piemonte, stabilito diversi mesi or sono dallo stesso Assessore Regionale alla Salute, totalmente incoerente rispetto al comportamento adottato nei confronti dell’Asp di Messina.
In questo caso dunque per i Segretari della Uil e della UIL Fpl non valgono le regole reclamate per tutti gli altri?
Speriamo che l’Assessore Regionale alla Salute ponga subito rimedio a questa omissione per il bene dei cittadini e per la salvaguardia del decoro della nostra città.
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