13 Dic
Una Lazio stanca e nervosa si arrende alla grinta del Verona di Juric che, grazie al 2-1 con il quale espugna l’Olimpico, sale al sesto posto a 19 punti in piena zona Europa League. Per i biancocelesti, che pagano lo stress della Champions, è la seconda sconfitta all’Olimpico, dopo il ko contro l’Udinese.
Dopo l’autogol di Lazzari nel primo tempo, la squadra di Simone Inzaghi aveva provato a recuperare grazie al pareggio di Caicedo, poi l’errore di Radu che al 22′ ha servito a Tameze il gol-vittoria. Costretto a rinunciare a Luis Alberto, non al meglio e rimpiazzato da Akpa Akpo in mezzo al campo, Inzaghi in difesa punta a sorpresa su Parolo centrale di destra. Juric risponde con un 4-5-1 inedito con Tameze a fare la punta in pressing sui difensori biancocelesti e Zaccagni e Salcedo interni.
Partita tattica e spesso giocata a specchio dalle due squadre: al 13′, però, la prima grande occasione è per la Lazio, dopo un disimpegno superficiale di Barak che serve Immobile, ma il bomber laziale da ottima posizione non inquadra e il diagonale finisce al lato di mezzo metro. Dalle panchine è una sfida a chi urla di più, ma il più scontento sembra il tecnico laziale, fin dal riscaldamento visibilmente indispettito dai ritmi troppo bassi dei suoi. Al 25′ Faraoni perde un pallone ingenuo a centrocampo, Immobile allunga la falcata, ma la girata di Caicedo sul suo assist non sortisce niente di buono. Al 28′ Inzaghi richiama poi Acerbi, che si era fermato poco prima toccandosi la coscia destra. Allo stakanovista biancoceleste, già affaticato alla vigilia, sembra non piacere l’idea ma il tecnico decide di non rischiare ricadute peggiori ed entra Hoedt.
Al 45′ il Verona passa: affondo di Faraoni a destra, cross che cade sul sinistro di Dimarco e sul colpo al volo del gialloblu la palla carambola su Lazzari per il più classico degli autogol. Poco prima del riposo, i veneti hanno anche la palla del raddoppio con Zaccagni, ma Reina lo ipnotizza e salva i suoi dal raddoppio. Nella ripresa, il Verona continua ad affacciarsi dalle parti di Reina ma la Lazio ha più spazio in contropiede. Lazzari si ridesta e al 11′ serve a Caicedo la palla dell’1-1: gol simile a quello segnato alla Juve, palla nascosta e girata all’angolino. Passano 11′ e i gialloblu tornano in vantaggio: Radu sbaglia il retropassaggio per Reina, Tameze brucia tutti e deposita in rete per il 2-1 definitivo. Nel finale Inzaghi butta nella mischia sia Correa che Pereira, al 40′ Milinkovic di testa impegna Silvestri che poi si ripete su Immobile e su Pereira a tempo scaduto.
(Fonte ANSA)
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