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DANNEGGIATI I SISTEMI DI CHIUSURA DEI VARCHI POSTI SUL TORRENTE SAN MICHELE. AFFONDO DELL’ASSESSORE MINUTOLI.

- 02/12/2020
minutoli

Me, 2Dic

“Non si fa aspettare – recita il documento – la replica dell’Assessore alla Protezione Civile Massimiliano Minutoli alle dichiarazioni del Consigliere Comunale Giandomenico La Fauci in merito alla chiusura dei varchi posti sul torrente San Michele. Ancora una volta il consigliere La Fauci prende posizione solo per creare confusione e non per affrontare seriamente la questione che, nella suo ruolo, dovrebbe affrontare nelle sedi opportune e non sui social oppure attraverso i media e ancora – Sarebbe stato opportuno che il Consigliere avesse preso posizione, invece, sull’atto di vandalismo che è stato effettuato alle chiusure dei varchi. L’assessore esordisce condannando pesantemente il gesto di danneggiamento perpetrato al sistema di chiusura dei varchi posti lungo gli attraversamenti del Torrente San Michele, già denunciato alle autorità competenti. Chi ha effettuato la rottura dei lucchetti, sia chiaro, ha commesso un reato che prontamente è stato denunciato- ha dichiarato Minutoli. Stupiscono le dichiarazioni del Consigliere Comunale il quale dovrebbe sapere che le attività poste in essere sono frutto di una ordinanza risalente al 2017, quando proprio il Comitato Rinascita San Michele, capitanato dalla sua collega Fulco, si ribellava alla stessa ordinanza firmata dell’allora Sindaco Accorinti. Questa Amministrazione, preso atto dell’ordinanza n° 387 del 21.09.2017, che disponeva un intervento immediato per mitigare i rischi presenti attraverso la ricostruzione del tratto di muro d’argine mancante per la lunghezza di mt.8,70, ha dapprima emesso la parziale revoca della precedente con una nuova ordinanza n. 274 in data 19.10.2018 che modificava la parte che ordinava la realizzazione del muro d’argine appunto per consentire invece delle vie di fuga. In considerazione che il progetto per la ‘Ricostruzione e consolidamento dei muri d’argine, realizzazione e profilatura dell’alveo del Torrente San Michele’, per l’importo di € 7.300.000,00, inserito sulla piattaforma RENDIS con il codice 19IR009/G3 ancora non era stato portato sviluppato, nelle more del perfezionamento dello stesso e dell’individuazione del finanziamento, con successiva ordinanza del Sindaco De Luca, la n.236 del 18.10.2019, venivano programmati ed eseguiti i lavori per la messa in funzione di semafori atti a regolamentare il traffico e il posizionamento di chiusure dei varchi, con un sistema dinamico che si aziona in caso di allerta di colore ARANCIONE. Cosa ben diversa da quanto disposto dall’ordinanza del 2017 che avrebbe murato e chiuso definitivamente gli attraversamenti. Con questo sistema, seppur provvisorio, nessun cittadino rimane isolato. Il bollettino viene emanato con largo anticipo, così da consentire ai residenti lo spostamento dei veicoli da una parte all’altra del torrente. Inoltre, in caso di emergenza, a prescindere dalla chiusura o meno dei varchi, un torrente in piena non deve essere attraversato da nessuno. E’ chiaro che le dichiarazioni del consigliere sono strumentali, poiché, sempre in caso di emergenza, sia i Vigili del Fuoco che la Protezione Civile sarebbero pronti ad intervenire tempestivamente. Evidentemente la coerenza non appartiene a qualcuno. Era infatti il 30.01.2020 quando il Consigliere La Fauci, con la sua collega di Circoscrizione Fulco, sollecitavano l’Amministrazione a dare seguito all’ordinanza del Sindaco De Luca emessa ad ottobre 2019. Dopo il tavolo tecnico, infatti, è stata esitata un’ordinanza che ad oggi non è stata rispettata o eseguita. Gli interventi che erano stati promessi – in puro stile De Luca –dovevano essere di immediata applicazione. Invece ci duole dirlo, il tutto è rimasto arenato in un nulla di fatto che crea distanza tra la cittadinanza e chi amministra questa città’ erano state le parole dei Consiglieri. Successivamente, sabato 28.11.2020, lo stesso Consigliere dichiara di avere ricevuto decine di chiamate prima di potersi recare sui luoghi ed appurare la chiusura dei varchi. Vuoto di memoria? Ritengo di si, tuona l’Assessore Minutoli. Infatti, forse distratto da altre vicende, il consigliere non ha notato gli interventi di manutenzione eseguiti lungo l’asta torrentizia del Torrente San Michele, compreso l’affluente Cardillo. Se tali interventi non fossero stati messi in opera, certamente non ci sarebbe stato un corretto deflusso delle acque. Mi sarei aspettato che i consiglieri condannassero gli incivili che continuano a depositare rifiuti di ogni genere nel torrente – continua Minutoli. Bisogna allora fare chiarezza sulla chiusura dei varchi. Questi vengono chiusi dalla Protezione Civile e dalla Polizia Municipale ogni qualvolta viene emesso un bollettino di colore ARANCIONE o superiore. E’ previsto nell’ordinanza, e le norme comportamentali prevedono che i torrenti, in caso di pioggia, non debbano essere guadati per alcun motivo. In caso di emergenza, anche con i varchi aperti, in caso di pioggia e con flusso abbondante del torrente, nessun mezzo dovrebbe passare da una parte all’altra, nemmeno le ambulanze! La presenza degli sbarramenti impedisce, invece, che cittadini sprovveduti possano addentrarsi nel greto del torrente con il rischio di perdere anche la vita. Inoltre, la chiusura dei varchi non impedisce il transito pedonale, sempre che le condizioni del torrente consentano un attraversamento che, bisogna ricordarlo, è sempre sconsigliato in caso di torrente in piena e/o in caso di pioggia abbondante. Sfugge certamente quanto già accaduto nei torrenti, le vittime che la città di Messina ha dovuto piangere a causa delle costruzioni realizzate al di la dei torrenti senza che le opere di urbanizzazione venissero garantite. Per questo motivo, prendendo atto delle scelte scellerate del passato, l’Amministrazione De Luca, ha effettuato già diversi sopralluoghi con l’Autorità di Bacino, il Genio Civile, Amam e uffici tecnici per trovare le possibilità di esecuzione dei lavori delle già progettate passerelle di attraversamento, da realizzarsi nelle more dell’esecuzione di un progetto più ampio che prevede la riqualificazione del Torrente San Michele.

 

La sicurezza dei cittadini prima di tutto, ogni padre di famiglia pensa a proteggere i suoi cari, e l’amministrazione pensa a proteggere i propri cittadini – Conclude l’Assessore Minutoli”