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Covid – “Negazionisti? Ne curiamo tanti. Poi si scusano”

- 30/11/2020
antonelli

Lo dice Massimo Antonelli, direttore della terapia intensiva del Policlinico Gemelli, componente del Cts al Corriere della Sera.

Ogni giorno qui ne vediamo andar via almeno 70. E c’è chi non vuole rinunciare, per una sola volta nelle vita, a occasioni superflue“.

La frustrazione più grande? Non poter essere visto da chi ci guarda dal letto, ed è solo. Dover comunicare soltanto con gli occhi. I nostri morti meritano rispetto. Che senso avrebbe un Natale come se niente fosse o andare sulla neve? Tante persone tendono a porre l’accento sugli aspetti economici e le difficoltà degli esercizi commerciali. Comprendo. Tante altre invece perdono inconsciamente la percezione di una situazione drammatica. I negazionisti? Ne abbiamo curati tanti al Gemelli. Una volta fuori, si sono scusati. Professore, le prometto che farò di tutto per aiutarvi“.

Antonelli è d’accordo quindi con le restrizioni. “E come non potrei? I numeri parlano. Oltre alla mortalità, l’incidenza dei nuovi casi resta alta, siamo oltre 320 su 100 mila abitanti. Alcune regioni superano i 700-800 casi al giorno. È vero la curva rallenta, l’Rt è sceso sotto l’unità. Però…allentare significa andare incontro a una terza ondata. Non è un rischio. È una certezza“.