Femminicidi e violenza di genere in aumento. E non solo durante il lockdown. Sono dati che impressionano quelli riportati stamane durante l’incontro tra la stampa ed i Carabinieri del Comando interregionale “Culqualber” di Messina ed il Soroptimist. Un incontro voluto dal generale comandante interregionale Carmelo Burgio, con al fianco i comandanti delle Legioni di Sicilia e Calabria. Intervenuta all’incontro anche Rina Florulli, vice presidente nazionale del Soroptimist Service Italia.
Durante l’incontro sono stati illustrati i dati dell’attività operativa dei Carabinieri in Sicilia che hanno evidenziato 6 femminicidi fino al mese di novembre del 2020, 1.065 maltrattamenti in famiglia, 108 violenze sessuali, 43 arresti su circa 1.500 denunce. Dati che fanno emergere da un lato l’incidenza dell’attività di contrasto da parte dell’Arma, che ha ricordato il Generale Burgio “non è la sola forza di Polizia” e che dunque lascia intendere che i dati, aggregandoli con quelli della Polizia di Stato, sono superiori, e dall’altra parte della ferma intenzione di denunciare da parte di donne che sempre di più si ribellano alla violenza domestica. Un dato questo che se coniugato all’apertura delle stanze “Tutta per sé” , nate per aiutare le donne a sentirsi più a loro agio durante le fasi della denuncia, stanno radicalmente cambiando il modo di vivere la violenza e la richiesta di aiuto.
Alle stanze dedicate si affianca personale dell’Arma specializzato ed il Soroptimist che offre il proprio aiuto nel difficile compito di apertura di donne spesso disperate ed impaurite da quelle che possono essere le conseguenze di una denuncia di un marito, di un fidanzato, di un familiare violento.
In Sicilia ci sono 19 uomini e 4 donne, ed in Calabria 14 uomini e 3 donne, che operano in questo delicatissimo settore, operatori formati da docenti istruttori dell’I.S.T.I, del RACIS, del Ministero del Lavoro, dal Dipartimento Pari opportunità, da Magistrati e professori universitari che hanno specializzeto un totale di 382 militari tra il 2014 ed il 2020 in corso. Docenti come la professoressa Anna Costanza Baldry che offrì la propria esperienza con grande abnegazione in Afghanistan per la Nato ed al fianco dell’Arma dei Carabinieri.
Il Generale Carmelo Burgio ha infatti ricordato come la Nato, per proposta del Generale comandante Petreus, affidò proprio ai Carabinieri il compito di formare il personale di polizia di quel territorio martoriato e pericoloso che è l’Afghanistan. Un incarico importante affidato fino a quel momento dall’America a contractor costosi ma che non erano riusciti a raggiungere gli standard di eccellenza ottenuti invece con l’opera dell’Arma e di docenti come la dottoressa Costanza Baldry. La professoressa morì di cancro poco dopo essere insignita dal Presidente della Repubblica.
Esperienze italiane dunque di eccellenza, da parte dell’Arma, da sempre sul territorio vicini alla gente ed alle donne, ora più che mai, per combattere il fenomeno dei reati di violenza, acuitisi soprattutto durante il lockdown, ma che comunque rimangono una lotta nella quale l’Arma, con il Soroptimist, sarà sempre presente, anche con l’apertura di nuove stanze dedicate a quella che è l’inizio del riscatto: la denuncia.