I provvedimenti e le misure politiche sociali adottate nella fase della seconda ondata da Covid- 19 è stato il tema affrontato oggi in sede consiliare dalla VII Commissione Permanente, presieduta dal Consigliere Placido Bramanti, alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali Alessandra Calafiore.
“La situazione sociale nel Comune di Messina nella fase precedente la pandemia – ha evidenziato il Presidente Bramanti – presentava già notevoli difficoltà rispetto ad un impatto che ha colto di sorpresa tutta la comunità. Basti pensare al numero di disoccupati nazionale e regionale, dei quali la provincia di Messina detiene il triste primato, ad una popolazione che diminuisce di 2 mila unità l’anno con il conseguente aumento dell’età media degli abitanti che ha portato gli over 65 ad essere più del 20% della popolazione.
Se molti giovani studenti fuori sede sono rientrati nelle proprie case è solo a causa delle emergenze sanitarie attuali, senza considerare quanti poi sono dovuti rientrare perdendo il lavoro per la gravissima crisi economica che stiamo attraversando. Il dramma della povertà sociale, infatti, se a livello nazionale nel 2019 aveva riguardato la soglia critica dei 5 milioni di persone, dopo la pandemia rischia di registrarne almeno il doppio con il serio rischio che il Sud e le periferie diventino una vera e propria bomba sociale, ingrossando il business della malavita e il disagio sociale. L’emergenza di questi mesi spinge a riprogettare e ripensare per il futuro l’ottica con cui finora sono stati erogati i servizi alla persona nel nostro territorio.
I servizi sociali sono stati ridisegnati all’interno della Messina Social city con una strategia di contenimento dei rischi di contagio da Covid-19: questo ha comportato purtroppo la sospensione di assistenza scolastica, asili nido, scuolabus, trasporto disabili, centri socio educativi, accompagnamento di anziani a visite mediche, provocando non pochi problemi all’interno delle famiglie.
A distanza di ben 7 mesi dalla fine del primo traumatico lockdown è tempo di sapere come verranno affrontate le esigenze di quelle categorie di persone che hanno mostrato particolare vulnerabilità nella prima fase dell’epidemia come anziani, disabili e bambini.
L’incontro con l’Assessore Calafiore – ha continuato Bramanti – ha consentito di toccare diverse tematiche che interessano i cittadini messinesi: su tutte la recente pianificazione effettiva della gestione del rifinanziamento da 4 milioni di euro per la Family Card ed il relativo coinvolgimento in questa gestione anche delle associazioni di volontariato.
A seguito del voto favorevole da parte del Consiglio Comunale sulla proposta di variazione di bilancio presentata dall’Amministrazione, sono stati infatti rimodulati i fondi previsti con nuovi stanziamenti di risorse e misure di sostegno per le categorie sociali ed economiche destinate a questa terribile seconda ondata pandemica.
Dallo scorso lunedì e fino a domani, infatti, sarà possibile compilare il primo avviso per il completamento della domanda relativa al rimborso delle utenze; da lunedì 23 novembre e sino a venerdì 27 invece, sarà aperta la piattaforma per la domanda dei buoni alimentari.
La Family Card potrà essere utilizzata dal 1° dicembre al 31 gennaio 2021.
Durante la Commissione Consiliare sono emerse, inoltre, le criticità che hanno colpito i nostri giovani, chiedendo a tal proposito quali strumenti abbiano predisposto i servizi sociali in merito a questo tipo di emergenza sociale. Le problematiche hanno riguardato i giovani ospiti delle Comunità per Minori di Messina (che a seguito dei provvedimenti governativi hanno visto interrompere, per la loro tutela sanitaria, qualsiasi contatto con i familiari), i minori affetti da patologie del Neurosviluppo ed in trattamento abilitativo ambulatoriale e domiciliare presso i Centri Riabilitativi Convenzionati con il Servizio Sanitario, i minori vittime di abuso, maltrattamento e violenza assistita, ed in generale tutti quei giovani che hanno dovuto rinunciare al quotidiano contatto con i coetanei e con gli insegnanti e alle loro attività extrascolastiche, manifestando spesso sofferenza emotiva che oggi necessita di essere supportata.
Siamo soddisfatti di questo incontro anche e soprattutto perché è emersa la necessità da parte di tutti di una seria riorganizzazione delle politiche sociali – ha dichiarato in conclusione il Presidente Placido Bramanti – i primi aiuti diretti attraverso aggiustamenti del sistema della fiscalità municipale ma anche servizi di supporto sociale per le persone più vulnerabili del nostro tessuto sociale, restano al centro del nostro impegno in questo storico periodo che stiamo attraversando. Le misure di sostegno alle famiglie più disagiate sono una responsabilità delle istituzioni e spesso si sono verificate situazioni in cui vi fossero soggetti bisognosi non destinatari di alcun tipo di sostegno da parte dei Servizi Sociali, a causa dell’assenza di una mappa delle esigenze e delle criticità sociali e delle lacune della stessa piattaforma Family Card, che non ha previsto l’inserimento di indicatori utili a classificare i bisogni dei cittadini meno abbienti”.