Dopo la denuncia presentata agli organi di vigilanza lo scorso 19 ottobre dalle segreterie di Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasorti e Lata ove si lamentava al CAS il ripetuto impresenziamento di numerosi caselli in svariate località delle autostrade A18 e A20 arriva con nota del 9 novembre il richiamo formale da parte del Ministero dei Trasporti a firma della Direzione Generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali che ribadisce in tutto il territorio nazionale e per i caselli e le barriere autostradali della Sicilia in concessione al CAS l’obbligo della presenza fisica di almeno un esattore per tutto l’arco delle 24 ore.
La nota del Ministero non ammette repliche – dichiarano Filt Cgil Fit Cisl Uiltrasorti e Lata – recitando testualmente che “la richiesta del presidio fisico è motivata dalla necessità di rimuovere tutte quelle situazioni di criticità non risolvibili da remoto e che mettono a rischio l’incolumità dell’utente assicurando così adeguati livelli di qualità del servizio”
Siamo stati pertanto costretti nuovamente a denunciare che, nonostante le richieste sindacali e le disposizioni giunte dal Ministero, il Consorzio Autostrade Siciliane ha inteso fino ad oggi perseverare nel disporre interi caselli senza personale e controllo fisico dalle ore 22 alle ore 6:00, abbandonando l’utenza al proprio destino e causando evidenti criticità gestionali a discapito dei lavoratori impiegati all’esazione. La nuova denuncia – concludono i sindacati – per evidenti inadempienze che persistono da parte del Consorzio indirizzata al Ministero detentore della concessione e alla Regione Siciliana che ha precisi doveri di vigilanza sull’ente, nonché l’obbligo di garantire la sicurezza e l’incolumità dell’utenza siciliana che, richiamando la nota del MIT, ha diritto ad adeguati livelli di qualità del servizio che oggi appaiono carenti.