Il caso “Barcellona Pozzo di Gotto”, rimbalzato su RAI 1, con reparti privi di personale sufficiente e con quello disponibile allo stremo delle forze, fa drizzare lo orecchie di chi da tempo ha proposto la propria candidatura ed ancora attende risposte dall’ASP di Messina. E’ il caso di un’operatrice OSS che dopo aver presentato domanda per uno dei bandi di reclutamento di personale da due mesi non riceve risposta se non “che è tutto in regola”. Ma l’operatrice rimane a casa. E come lei sarebbero tanti altri. Ecco il racconto:
“Ho fatto domanda come OSS per emergenza covid all azienda ospedaliera policlinico che era l’azienda che raccoglieva le istanze . Bene approvata e passata dalla Regione. Fatto corso dopo aver ricevuto PEC di convocazione per l’ente designato nel bando. Esito positivo attestato di aver conseguito corso con esito positivo. Pronta a scendere in campo in supporto per lotta a questo virus . Bene, ad oggi nessuna chiamata . Chiamo l’ufficio protocollo Asp5 dove io ho presentato domanda e mi dicono tutto a buon fine sei la terza in graduatoria e mi danno il numero protocollo . E da lì il silenzio. Contatto la Regione e mi dicono iter burocratico, pazienza . Sono passati quasi 2 mesi E ora mi ritrovo l’Ospedale Cutroni Zodda di Barcellona al Tg1 carenza di personale. Ma caxxo non chiamano . Ma scherziamo ma a quale gioco si gioca …. Ma vogliono una denuncia Ma siamo alla sbaraglio Noi ci siamo ma sono loro che non chiamano” .
Hanno delegato tutto ad agenzie interinali.