Qualcuno sta approfittando del malcontento generato dalla crisi Covid “per soffiare sul fuoco” invece di prendere le distanze dalla violenza. È preoccupata il ministro del’Interno Luciana Lamorgese che, in un’intervista a Repubblica, parla delle responsabilità di chi alimenta le polemiche e lancia un appello alla coesione nazionale.
“È un momento molto difficile” dice, “mi preoccupano le polemiche di chi soffia sul fuoco e in qualche modo non prende le distanze in modo netto dagli atti di vandalismo e dalle violenze contro le forze di polizie che abbiamo visto a Napoli, Roma, Torino e Milano. Questo è il tempo della coesione sociale che si attua anche stringendosi intorno alle istituzioni democratiche”.
La preoccupazione della titolare del Viminale riguarda anche il fatto che “c’è tra i più giovani una disposizione alla violenza e al non rispetto di alcuna regola di convivenza democratica che ci deve far riflettere anche in termini di azioni preventive”.
Un fenomeno, dice, “emerso in particolare a Milano e Torino nelle cui periferie vivono molti stranieri di seconda e terza generazione che, insieme a coetanei italiani, hanno anche saccheggiato i negozi”.
Il timore, aggiunge, “è che legittime manifestazioni di dissenso siano state sfruttate e infiltrate in alcuni casi da frange violente ed estremiste che nulla hanno a che vedere con le rivendicazioni della categoria economiche colpite dalla crisi”.
Condividi: