Pedofilia in una scuola per l’infanzia di Molfetta? E’ quanto chiede si chiarisca uno dei genitori dei bambini che frequentano l’istituto scolastico dove è indagato per pedofilia un bidello a seguito di una denuncia che squarcia il velo di silenzio e vergogna chiedendo che si indaghi su una vicenda che tutti conoscono ma della quale sembra proibito si parli.
La storia risale al 2018 quando uno dei bambini della scuola, dell’età di tre anni e mezzo, racconta alla nonna, peraltro anch’essa bidella nella stessa scuola, che mentre veniva accompagnato in bagno da uno dei bidelli, lo stesso avrebbe palpeggiato energicamente i testicoli del piccolo.
La voce si sparge velocemente ma a sporgere la denuncia è il padre di uno dei compagni di scuola del piccolo, l’ingegnere La Polla, che aveva saputo del fatto dalla viva voce della nonna della piccola presunta vittima. Il genitore della compagna del piccolo presumibilmente abusato si arma di registratore e si fa ripetere il racconto che viene così registrato. Nel frattempo i genitori del bambino che avrebbe subito le molestie si recarono presso la preside che, come riferisce lo stesso La Polla in un video allegato, “per evitare scandali impedisce da quel momento al bidello in questione di accompagnare il piccolo in bagno che sarebbe invece stato condotto solo dalla maestra”.
La registrazione di quanto accaduto, però, viene consegnata ai carabinieri di Trani l’11 agosto del 2018, denunciando la dirigente per favoreggiamento, omessa denuncia ed abuso d’ufficio. In conseguenza la Procura di Trani aprì all’epoca un fascicolo sulla vicenda, ma il bidello rimase al suo posto.
A settembre del 2018, riaprendo la scuola, nulla cambiò ed il bidello, secondo quanto riferito e denunciato dall’ingegnere padre di una bambina che frequentava la scuola in questione, nel gennaio del 2019 “colpì nuovamente in danno di un bambino di 5 anni”.
Da questo nuovo caso nulla sembra essersi concretamente mosso: il bidello è in malattia e risulta regolarmente in servizio ed in attesa di andare in pensione. “La mia paura è che il bidello in questione andrà in pensione e che per evitare scandali tutto possa essere così insabbiato e sparire. Nonostante le mie denunce. Fra l’altro non riesco nemmeno a sapere a che punto sono le indagini in quanto non essendo parte direttamente offesa non ho accesso al fascicolo” dichiara l’ingegnere La Polla. Adesso sia la Procura di Trani a dare risposta e seguito a quanto denunciato e che faccia chiarezza nell’interesse dei 150 bambini della scuola di Molfetta, dei genitori e della preside e del bidello stesso.