La voce incontrollata era partita già da due giorni quando la nostra redazione ha chiamato, nella giornata del 7 ottobre scorso, l’ufficio stampa della LIDL in sede centrale.
“Giunge notizia di casi di contagio di coronavirus presso il vostro punto vendita di San Filippo. Confermate? E se si di che numero parliamo?” è stata la nostra domanda. “Seguirà comunicato” la risposta. Una risposta di quelle che sottende ad un fondo di verità certo. Insomma nessuna smentita né conferma. E neanche l’ombra di un comunicato stampa.
Oggi leggiamo su altri giornali on line di una sanificazione e di tre casi. Dove sta la verità? Dovrebbe chiarirlo l’azienda LIDL in modo ufficiale, almeno per dovere di correttezza e responsabilità nei confronti dell’utenza. Numerosa ed a rischio come in ogni supermercato in questi giorni di ripartenza del virus.
Insomma, in prossimità di una possibile seconda ondata, ci rimettiamo come non mai al senso di responsabilità di istituzioni ed aziende a rischio nel comunicare correttamente ciò che avviene al loro interno. Altrimenti ogni “notizia” può essere falsa. E noi non ne daremo, se non confermate ufficialmente.