E’ stata formalizzata questa mattina al commissariato Porta Nuova, a Palermo, la denuncia presentata da Alessandra Puccio, tutrice di Abou, il migrante quindicenne ivoriano morto ieri all”ospedale Ingrassia del capoluogo siciliano. La donna è assistita dall’avvocato Michele Calantropo. Il ragazzo deceduto, dopo essere stato soccorso nel Canale di Sicilia insieme ad altri migranti, era stato un mese sulla Open Arms e poi sulla nave quarantena Allegra.
“Abbiamo ricostruito tutti i vari passaggi del povero ragazzo – dice Calantropo – La cartella clinica è stata sequestrata e adesso toccherà alla procura ricostruire quanto successo e accertare eventuali responsabilità”.
Intanto la Open Arms si dice costernata e addolorati per la morte di Abou. “Le persone che soccorriamo – spiega la Ong – sono tutte in condizioni di salute precarie, hanno subito abusi e violenze e affrontato giorni di attesa in mare”. Il forum antirazzista ha organizzato questa sera alle 20 in piazza Villena a Palermo una fiaccolata per chiedere giustizia