Nel manifestare affetto e vicinanza alla famiglia di Lorenza per la sua tragica e prematura scomparsa, CGIL ed FP CGIL evindenziano come «il riordino della rete ospedaliera, altro non è stato che un continuo ed inesorabile taglio ragionieristico»
«Cronache di una tragedia già annunciata». A sostenerlo Giovanni Mastroeni, segretario generale della CGIL, Francesco Fucile, segretario generale della FPCGIL, Antonio Trino, segretario provinciale della FPCGIL con delega alla Sanità e Guglielmo Catalioto Responsabile Provinciale CGIL Medici, che nel mostrare massima vicinanza alla famiglia di Lorenza per l’immane ed immensa tragedia da cui è stata colpita, ricordano come «in tempi non sospetti, denunciammo l’impoverimento dell’offerta sanitaria nella provincia di Messina, la cenerentola fra le province Siciliane, malgrado le caratteristiche orografiche uniche e l’estensione territoriale imponente. Il riordino della rete ospedaliera, tanto decantato da questa compagine di governo, altro non è stato che un continuo ed inesorabile taglio ragionieristico, scevro da valutazioni epidemiologiche e scientifiche».
Per gli esponenti sindacali, all’interno della provincia di Messina l’arcipelago dell’Eolie, con una popolazione di circa 2.0000 abitanti che raggiungono i 15.0000 in estate,«non può assolutamente non avere una struttura Ospedaliera di massima efficenza e qualita’. Il governo regionale deve modificare la sua posizione e aprire una nuova fase nella quale l’esigenza dei cittadini delle Eolie di una sanita’ con la “S” miauscola, sia sodisfatta».
Oggi, come sempre accade dopo fatti di tale portata, «si punta il dito urlando alla solita malasanità, ricercando il colpevole in una sorta di caccia alle streghe, quando in realtà anche la presunta malasanità affonda le radici in un’organizzazione fallace, frutto di carenze strutturali e dotazionali che non garantiscono qualità e sicurezza delle cure. Noi diciamo basta – affermano gli esponenti sindacali – a questo inutile balletto, fatto di proclami autoreferenziali e rimpallo di responsabilità: la provincia di Messina ed i suoi abitanti pagano le medesime tasse degli altri ed hanno i medesimi diritti e fra questi, quello alla salute innanzitutto. Siamo fiduciosi che gli organi inquirenti faranno luce su questa triste vicenda, individuando le responsabilità vere, ma, senza timore di smentita, siamo convinti che un ospedale efficiente a 360° avrebbe potuto dare maggiori chance alla giovane Lorenza. Concludiamo chiedendo all’organo politico regionale di rivedere l’offerta sanitaria della nostra provincia, evitando le inutili passerelle di circostanza che non incantano nessuno, stante i risultati fallimentari visibili e palesi».
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