Nota stampa di Italy Emergenza
“Clara Crocé si dichiara intimidita dalla replica giornalistica di Italy Emergenza. Stia tranquilla a lei riconosciamo solo il titolo di eroina della diffamazione reiterata”.
La sindacalista Clara Crocé non deve essere abituata alla dialettica ma solo ai monologhi attraverso la sua limitata conoscenza delle cose come da lei stessa pubblicamente dichiarato. (“notizie apprese dagli organi di stampa”).
Così oltre a confondere le acque, si autoproclama vittima di “intimidazione”.
Quella che la Italy Emergenza avrebbe esercitato è appunto il diritto di replica sancito da una Legge dello Stato anche abbastanza datata la n.47/1948 (articolo 8) con cui la Italy Emergenza ha invitato la segretaria provinciale della FIADEL a ben valutare le sue fonti d’informazione in quanto non risulta alla Italy Emergenza la situazione disastrosa rappresentata dalla segretaria Crocé. E ben lungi dalla Italy Emergenza la volontà cimentarsi in sterili polemiche.
Singolare invece, come nella replica, la segretaria della FIADEL si auto-investa del ruolo di eroina solitaria, quali unica paladina dei diritti dei lavoratori!
I quali peraltro, come risulta alla Italy Emergenza non hanno mai fatto pervenire né ufficialmente né ufficiosamente rimostranze tese ad evidenziare asseriti disagi nell’ambiente di lavoro. E’ palese invece, dalla mera lettura della replica, che la sindacalista non conosce le procedure che regolano l’appalto del servizio in oggetto. E nonostante ciò si spinge ad elargire una dettagliata ricostruzione ricca però di imprecisioni che come ultimo effetto, producono la diffamazione della sola Italy Emergenza.
Una partita a scacchi a schema ridotto, che in meno di 24 dalla pubblicazione di un articolo “generico”, produce una nota (quella della Crocé), tutt’altro che tesa a scindere ed indicare ruoli e responsabilità, ma diramata dalla sindacalista Crocé con il dito puntato “nero su bianco” contro Italy Emergenza. Un’azione che non può che condurre, come noi temiamo, ad uno stallo. Posto che, le presunte “delazioni”, provengano come sempre da soggetti poco e male informati, sulle quali, purtroppo, la sindacalista, fonda le sue e le altrui ragioni. Visto che il suo nome abbiamo avuto il piacere di conoscerlo solo lo stesso giorno in cui si prendeva cura di diramare i suoi comunicati!
Detto ciò, se c’è stata e c’è diffamazione, lo stabilirà un Tribunale, non certo i giudizi della segretaria Clara Crocé.
A tal riguardo le suggeriamo di andare ad approfondire il capitolato d’appalto e di scindere i ruoli, affinché la stessa faccia chiarezza e soprattutto la possa fare a quegli ignari giornalisti che continuano a raccogliere sue divagazioni.
Ciò offrirebbe risposte a quei lavoratori che da oggi, lamentano, giustamente, di operare in ambienti insicuri, e con ambulanze desuete (ribadiamo non di proprietà della Italy Emergenza).
Augurando loro che con la presente rivendicazione sindacale, la Crocé abbia tutte le carte in regola per condurli dritti verso l’agognata internalizzazione.