
Un dramma tutto da chiarire quello che della morte di Pierluigi Mollica, 59 anni, avvenuto a Spadafora nella notte del 29 agosto per mano del figlio ventenne, Gabriele. Il giovane si trova piantonato all’ospedale Papardo, nella sezione detenzione, in quanto ha riportato ferite da taglio procuratesi nella colluttazione con il padre, durante la quale il ragazzo ha colpito Pierluigi Mollica con ventitré fendenti.
Un omicidio dai contorni foschi proprio per la personalità controversa di Gabriele, che adesso dovrà essere attentamente vagliata dal sostituto procuratore Anna Maria Arena, titolare dell’inchiesta.
Gabriele Mollica, vent’anni, appassionato di videogiochi, seguito a scuola da un’insegnate di sostegno, con qualche conflitto evidentemente irrisolto con il padre. Gabriele viveva con la madre ed aveva deciso autonomamente di trascorrere l’estate con il padre e la compagna dell’imprenditore.
Ma qual è il motivo scatenante che ha armato la mano di Gabriele contro il padre e che lo ha indotto ad infierire su di lui con ben 23 coltellate? Sembrerebbe che uno dei motivi di litigio fosse legato alle scelte sentimentali del padre, che il giovane Gabriele non avrebbe accettato. Ma, se questo può essere il motivo scatenante, è certamente il frutto di una somma di eventi che hanno portato alla tragedia e che adesso devono essere profondamente scandagliati dagli inquirenti. Il giovane verrà sentito nella giornata di oggi dal giudice titolare delle indagini, difeso dall’avvocato Carlo Morace che evidenzierà i disturbi comportamentali del giovane.
Nella giornata di oggi si svolgerà anche l’esame autoptico sulla salma di Pierluigi Mollica da parte del medico legale Giovanni Andò.