La “presunta’ sanificazione della spiagge voluta dal Sindaco costituisce sperpero di denaro pubblico ed impiego inefficace del personale della MessinaServizi. Come al solito tutto finalizzato alla realizzazione di un video propagandistico, con il rischio di arrecare persino danni all’ecosistema e all’ambiente dei nostri arenili.
Con il decreto 735/2020 l’assessorato regionale alla sanità metteva a disposizione del Comune di Messina 76mila euro per attività di contrasto al COVID 19.
Nel decreto (allegato) spiccano parecchie attività e servizi utilissimi per la nostra comunità quali, ad esempio, mini isole ecologiche da realizzare in prossimità di spiagge, passerelle e pedane per disabili, parcheggi ed altre utilissime strutture o servizi utili per il supporto alla stagione balneare.
E invece, come ha pensato di utilizzare questi soldi il Sindaco di Messina? Approntando la solita messinscena mediatica, quindi realizzando un video propagandistico che ha documentato lo sperpero di risorse pubbliche che andavano utilizzate in maniera più efficace ed utile.
A completamento della consueta sceneggiata e come ama fare, si è fatto riprendere assieme ad alcuni operai di MessinaServizi, intenti a nebulizzare un prodotto di cui sconosciamo la composizione in quanto non è nota la scheda tecnica e quindi la sostanza utilizzata. Il prodotto non è stato utilizzato, come il Sindaco ha dichiarato tentando di giustificarsi, per sanificare le vie di accesso e gli arredi, ma è stato disperso senza alcun criterio.
Per questa comparsata lui stesso riferisce sono state utilizzate 20 squadre di operai della MessinaServizi!!?? Manodopera che, considera la carenza di personale, è certamente stata distratta da servizi molto più utili ed importanti, in una città molto sporca che documenta inequivocabilmente il disastro della MessinaServizi.
Per concludere sottolineiamo che fra le “TIPOLOGIE DI AZIONI PREVISTE” dal citato DA 735/2020 non è presente la “sanificazione delle spiagge’ e quindi è fondato il dubbio che tale spesa non potrà essere rendicontata all’Assessorato Regionale alla sanità, rischiando di esporre il Comune di Messina alle conseguenze del danno erariale. Se chi di competenza avesse approfondito l’argomento avrebbe appreso che grazie alla costante esposizione ai raggi UV le spiagge non necessitano di alcuna sanificazione. Ma forse chiediamo troppo.
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