L’ansia e la gioia di essere madre, le preoccupazioni di una vita che è cambiata e che cambia per tutti i genitori alle prese con una nuova prima vita che appartiene e che è da difendere. L’ansia di protezione che ti attanaglia e che ti cambia profondamente. La paura di ciò che prima era “normale”. E’ quanto emerge da uno degli ultimi post di Viviana Parisi, quasi come un testamento, come un enigma svelato che chiarisce il suo immenso amore per il piccolo Gioele. Ma anche cristallizza il suo ultimo periodo fatto di profondi cambiamenti interiori. “La vita nasce con un primo battito e poi un altro e poi un altro ancora e poi ancora e ancora continua a crescere, piano piano “a tempo” e continua a battere, senza niente addosso, solo con il calore umano e quel calore umano che è la LUCE nel mio CUORE e il mio CORAGGIO forse ritrovato” scrive Viviana “Io che…. poi due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più estraniata, allontanata, chiusa in un bunker, come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo. La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha ” perseguitata” mi ha rinchiuso in una bara di ” cristallo” . Ho cercato di difendermi ho cercato di proteggere me e il mio piccolo ma alla fine è stato il mio cucciolo a darmi il TEMPO e a cliccare il tasto PLAY, a ridarmi il ” RITMO” pian piano …”. E la domanda è perchè “malvagia”? E poi in ultimo una frase che non è quella di chi vuol togliersi la vita: “VORREI fosse il mio proseguo di un nuovo sbatter d’ali se DIO VUOLE….”.
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