Nota di Renato Coletta, Vice Presidente della IV Municipalità – Messina
Per la prima volta l’ 8 agosto sono stato “spettatore” di una diretta del Sindaco di Messina, durante la quale ho annotato la solita raffica di insulti ripetuti più volte:
stronzi… sciacalli… minchiate… delinquenti e bastardi…ma dove cazzo siete stati… dovrei spaccare la testa e la faccia con una mazza a quei delinquenti… le acque bianche che si mischiavano alla merda…. questo schifo che ci hanno consegnato…. i soliti bastardi e porci….la dovete smettere di essere fancazzisti…. posso prendermi le sputazzate dei porci… non vi fate schifo…. etc.
Volgarità studiate per distrarre l’attenzione della cittadinanza rispetto alle gravi responsabilità dell’amministrazione, oltre all’imprevedibilità della colata di fango della panoramica, il consueto allagamento del percorso del tram che ha “tagliato i sottoservizi e le spallette che delimitano la sede tranviaria che fanno da argine”, tutti “capri espiatori” abilmente utilizzati per scaricare la colpa sulla bomba d’acqua e su quelli che c’erano prima, ignorando deliberatamente gli allagamenti registrati in quasi tutta la città con centinaia di cantine e locali al piano terra invasi dall’acqua.
Ma non solo, proseguendo nel suo monologo senza contraddittorio, il Sindaco ha citato dati, ordinanze e impegni di spesa a volte contraddittori, sufficienti però a convincere il cittadino più ingenuo, quello su cui sta costruendo il suo consenso, che sta affrontando l’emergenza, ma in realtà la sta soltanto utilizzando. Lo show prosegue con l’evidenziare le condizioni fatiscenti della rete di raccolta delle acque meteoriche prima del 2018. In realtà oggi, dopo 25 mesi dall’insediamento di De Luca, la città continua ad allagarsi anche con 4 gocce d’acqua!
Infatti i messinesi sanno bene che non è necessaria “una bomba d’acqua” ma bastano appunto 4 gocce ad allagare TUTTA la città lunga 56 Km, molto più del percorso del tram…. perché dalle trasversali a monte della città si riversano fiumi d’acqua che evidentemente non riescono ad essere intercettati dagli impianti di raccolta delle acque meteoriche pressoché tutti intasati, provocando a valle allagamenti e purtroppo gravi disagi alla popolazione.
Le cause sono ben altre e denotano gravi responsabilità dell’amministrazione che in questi 25 mesi dall’insediamento non ha attivato gli adeguati interventi di manutenzione preventiva della rete di raccolta delle acque meteoriche ed in particolare:
il mancato spazzamento meccanico di cui soffre la quasi totalità del territorio cittadino, nonostante 13 spazzatrici noleggiate a caro prezzo da Messina Servizi, favorisce l’accumulo di notevoli quantità di sedime, terriccio, sabbia da costruzione abbandonata e rifiuti stradai in genere mai rimossi che, trascinati dalle acque piovane continuano ad intasare caditoie, pozzetti e purtroppo anche le condutture della rete di raccolta delle acque meteoriche. Ecco perché molti pozzetti, anche se svuotati, una volta pieni, non drenano l’acqua.
le somme che il dirigente al ramo ha stanziato dal 2014 al 2018 (circa 70 mila euro l’anno omnicomprensive di iva oneri vari) destinate alla manutenzione di circa 200mila di pozzetti e centinaia di km di condutture, sono chiaramente insufficienti e a breve sarà espletata l’ennesima “garetta” con un importo di circa 50 mila euro che tolti iva, oneri vari, trasporto e conferimento alla discarica di Carlentini(SR), si ridurrà a poco più di 25mila euro, insufficienti persino a manutenere la rete di Fiumedinisi!
Quindi se si vuole veramente affrontare il problema degli allagamenti, evitando show in cui utilizzano banali capri espiatori, l’ordinanza sindacale e la gestione in capo all’Amam potrebbero essere finalmente un inizio, ma soltanto se verrà pianificato un serio piano di manutenzione preventiva prima della stagione delle piogge e soprattutto con il coinvolgimento delle Municipalità perché lo impongono il decentramento mai attuato dall’amministrazione e l’estrema conoscenza di tutti i punti critici presenti in 56 km di città.
Per cominciare Messina Servizi deve disporre servizi di spazzamento meccanico con soffiatori in tutte le aree a monte della città, nelle quali l’accumulo di fogliame e detriti mai rimossi eviterebbe l’intasamento di pozzetti e condutture, riducendo il proliferare di erbe infestanti che vegetano su detriti mai rimossi.
i pozzetti e le griglie non vanno svuotati con la pala, come si faceva nel medioevo, ma con l’espurgo, effettuando contestualmente la prova idraulica, cioè riempiendo i pozzetti di acqua (mai fatto) per verificare il deflusso delle acque quindi la funzionalità delle condutture che qualora risultassero occluse, andrebbero ripulite con l’espurgo.
Quindi sollecitiamo il sindaco a mettere in atto tutte le opportune azioni di PREVENZIONE prima che i fatti accadano.
Ammoniamo il sindaco sui modi e i contenuti da lui usati per giustificare la sua assenza e impreparazione sulla prevenzione di questi fenomeni che non sono più straordinari ma ormai consueti (il mutamento climatico è ormai realtà). Insultare gli altri non scagiona sé stesso e la sua giunta.
Auspichiamo che inizi a fare il sindaco, abbandonando la sua carriera di attore protagonista in migliaia di ore di dirette facebook. Decida se vuole fare il sindaco di Messina o l’influencer politico di Messina.
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