“IL COVID HA FATTO ANDARE FUORI DI TESTA I RAPPRESENTATI DEL PARTITO DEL 27 ? Pagati per grattarsi l’ombelico ?” lo scrive Cateno De Luca, Sindaco di Messina, sulla sua pagina Facebook, all’indomani delle polemiche e delle segnalazioni a mezzo stampa di alcune organizzazioni sindacali che reputano il Comune ancora “non pronto” al ripristino del lavoro “in presenza”. Insomma il Comune secondo i sindacati non avrebbe ancora posto in essere procedure “sicure” per garantire le misure anti Covid. Ma il Sindaco non è d’accordo e crede che siano solo “scuse” per evitare di tornare al lavoro in normalità.
“Una nota del segretario generale destinata ai dirigenti ha messo in allarme il “partito del 27” del palazzo municipale. Forse qualcuno aveva pensato che tra smart working, ferie, legge 104, congedo parentale ed altro ancora, sarebbe rimasto a casa così a lungo da farci dimenticare persino la sua faccia!
Purtroppo per loro, la normativa è cambiata ed i dirigenti più distratti sono stati sollecitati a rispettarla. Ciò non vuol dire che tutti siano stati precettati o chiamati – magari per dispetto – a rientrare al lavoro alla vigilia di ferragosto, ma certamente non sarà più possibile fare confusione tra smart working – magari sotto l’ombrellone – e ferie da conservare per quando sarà più utile!
Il palazzo municipale, in questo momento storico, deve essere ancora più vicino alle imprese ed ai cittadini che stanno – con fatica e sacrifici – riprendendo le loro normali attività. Su questo punto non ci possono essere alibi per il “partito del 27″.
E le velate insinuazioni sui presunti rischi per la salute dei lavoratori risultano offensive anche per l’intelligenza di quei dipendenti che continuano, con la loro quotidiana presenza, a garantire tutti i servizi. Viene da pensare che certe OO. SS. abbiano una scarsa considerazione dei 534 lavoratori attualmente in servizio, che fanno fino in fondo il proprio dovere” conclude De Luca.