
Le frazioni messinesi di Castanea e Salice abbandonate: è l’effetto di una frana per la quale i lavori di messa in sicurezza, dichiarano da più parti i residenti, sono fermi e la strada rimane chiusa. Difficoltà e silenzi da parte dell’Amministrazione, tant’è che nella giornata di ieri una delegazione del Comitato spontaneo Portella San Michele si è recata in Prefettura per far valere le proprie ragioni e per farsi ascoltare. Insieme al parroco Padre Peterdelle delle parrocchie di Castanea e Salice, la delegazione del Comitato di cittadini, ha incontrato il Vice Prefetto esponendo tutti i problemi che riguardano i disagi causati dalla totale chiusura della strada comunale San Michele – Portella, ponendo in evidenza le questioni che riguardano la pubblica incolumità. “Da oltre due anni, infatti, i residenti dei villaggi di Massa San Giorgio, Castanea e Salice, a causa di una frana, sono costretti a percorrere strade provinciali alternative che si trovano, però, in pessimo stato poiché privi della indispensabile manutenzione” hanno detto gli abitanti delle zone in difficoltà.
In particolare S.E. è stata informata delle seguenti criticità:
a) i mezzi di soccorso (ambulanze, vigili del fuoco ecc..) devono effettuare un tragitto molto più lungo per raggiungere i centri collinari;
b) le strade provinciali alternative non garantiscono il sicuro transito dei mezzi, sia a causa delle radici degli alberi che invadono le corsie di marcia, sia per la presenza di alberi di alto fusto completamente secchi ad elevatissimo rischio crollo;
c) Attualmente i lavori sulla strada comunale San Michele – Portella (consegnati nel mese di maggio) oltre a procedere con grave ritardo hanno prodotto un accumulo eccessivo di terra ai bordi della strada che ha danneggiatoi muretti di protezione costituendo, in caso di piogge, un potenziale pericolo;
Inoltre, è stato evidenziato che non risulta, ad oggi, che l’Amministrazione abbiaintrapreso le necessarie iniziative per programmare gli interventi di messa in sicurezza di tutto il tratto stradale che presenta gli stessi rischi per la pubblica incolumità delle strade provinciali.
All’incontro erano anche presenti i titolari degli esercizi di ristorazione delle zone collinari che stanno subendo, da tale situazione, un danno economico.
