
La Vara di Messina quest’anno non si muoverà: e questo è un fatto assodato. Ma se si fosse fatta, nonostante il Covid, cosa sarebbe accaduto? L’acrimonia che sussiste tangibile tra gli assessori Minutoli e l’assessore Caruso, da una parte, e la parte granitica del Comitato Vara storico, quello, per intenderci, che l’ha resa possibile ogni anno, avrebbe sicuramente nuociuto in modo gravissimo alla buona riuscita della manifestazione. Si è partiti oggi dal chiarimento reciproco di un comunicato stampa dell’assessore Caruso, non piaciuto nei toni a Di Bernardo, Riccobono e Grassi, per poi spostarsi a qualche post privato di Nino Di Bernardo, in chat del Comitato, che a sua volta non è stato gradito dall’assessore Caruso.
Insomma tutto sommato si dialogava oggi in Commissione Cultura, presieduta dal buon professor La Tona, finché la punta di fioretto non è diventata spada. Una frase poco felice ed in effetti pensata ad alta voce, ma se riferita all’assessore in questione, certamente offensiva, proferita dal tutto d’un pezzo professor Franz Riccobono, ha fatto crollare ogni possibilità di dialogo tra il Comitato e l’assessore Minutoli, in primis, in quanto ritenutosi oggetto del cattivo pensiero di Riccobono, e l’assessore Caruso ed i tre componenti storici dell’organizzazione della Vara. Insomma un insulto pensato ad alta voce che ha fatto uscire dall’aula in modo repentino ed indignato l’assessore Minutoli, senza pentimento alcuno, dobbiamo dire, almeno nell’immediato, da parte di Riccobono. Al presente articolo alleghiamo il video in esclusiva di quanto accaduto.

Ciò su cui c’è da riflettere, invece, è la buona fede della consigliera Cannistrà, M5S, che sperava che questo incontro di oggi rimediasse alle storture di comunicazione ed alle conseguenti ruvidità che si sono generate tra Comitato Storico ed assessore Caruso, riscuotendo invece la rottura con un altro assessore, Minutoli. Insomma una tragedia comunicazionale su tutti i fronti. Il fatto è che l’assessore Caruso, per la prima volta nella storia recente ha deciso di non usufruire del Comitato, che fra l’altro secondo lui è una definizione errata, in quanto non costituito nè ufficialmente riconosciuto, affidandosi solo alla competenza organizzativa del Comune. Caruso ha chiarito che motivi di ordine pubblico e di identificazione delle responsabilità in caso di problemi durante la manifestazione delicata ch è quella della Vara, è stato necessario fornire chiari riferimenti alla Questura che oli chiedeva. pertanto necessario fare chiarezza e snellire la struttura organizzativa. Una decisione che invece per il Comitato suona come un voler “far fuori” dall’organizzazione chi da sempre ha fatto si che tutto andasse come è andato, ovvero bene, con la Vara che parte ed arriva a Piazza Duomo (senza entrare dalla porta della Cattedrale, come qualcuno ha scritto), senza incidenti e problemi. Una frattura insanabile, aggravata dal fatto che secondo il Comitato nulla il Comune ha fatto ad oggi per ricordare che il 15 agosto la Vara di Messina non si farà solo perché in emergenza epidemica e nessun evento alternativo è stato organizzato. Ma a questo ci penserà il Comitato, hanno dichiarato Riccobono e Di Bernardo che hanno annunciato una serie di manifestazioni organizzate “a nostre spese”, ha sottolineato Marco Grassi.