Dafne Musolino, in qualità di assessore alla Polizia Municipale del Comune di Messina, ha tracciato un “nuovo corso”, facendo il massimo con quanto era a sua disposizione. E quanto era e resta disponibile non è molto: un Corpo di Polizia locale tra i più anziani d’Italia, mal equipaggiato e sottodimensionato . Eppure Dafne Musolino è riuscita, tra blitz ed operazioni d’urto, a disciplinare il settore dell’ambulantato, a reprimerne l’abusivismo, a monitorare i litorali ed identificare discariche abusive e trasgressori, a combattere le abitudini “insane” del traffico messinese, ha rimesso in piedi la Sezione Motociclisti, dotandola di tutti i dpi necessari, e molto altro, avvalendosi della competenza e della professionalità di tutti gli operatori, ma soprattutto di uomini di esperienza come il Commissario Giovanni Giardina. Come dimenticare le notti della movida e quelle del lockdown, durante le quali l’assessore Musolino è stata sempre presente?
Dell’operato ne sono ben coscienti anche i sindacati che hanno sostenuto l’assessore a cui il Sindaco De Luca ha inspiegabilmente, ripetiamo davvero inspiegabilmente, tolto la delega per arrogarsela. Così il CSA, con il componente del Dip. Nazionale di Polizia Locale, Gaetano Giordano, peraltro componente anch’esso del Corpo messinese, tributa un ringraziamento a Dafne Musolino che consegna ad una nota stampa.
“All’indomani della rimodulazione delle deleghe assessoriali da parte del Sindaco De Luca, scrive Giordano, nella certezza che l’Amministrazione saprà proseguire nel solco tracciato, il Responsabile del Dipartimento Polizia Locale del CSA, Gaetano Giordano, esprime il più vivo apprezzamento per l’attività dell’Assessore Musolino nel delicatissimo Settore della Polizia Municipale.
La capacità di approfondimento e sintesi, e la predisposizione al confronto democratico, hanno infatti reso possibile, in un contesto reso oltremodo complicato dalle carenze d’organico e, in ultimo, dalla crisi pandemica, il raggiungimento di risultati di grande rilievo con piena soddisfazione dei lavoratori, delle OO.SS. che li rappresentano e dell’utenza”.