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Gestione Cimiteri di Messina: UIL “Macelleria sociale per 9 dipendenti, mentre ben 243 salme attendono sepoltura”

- 31/07/2020

COMUNICATO STAMPA UIL in risposta all’Assessore Massimo Minutoli

“Appare alquanto bizzarra e, come sempre,  la replica dell’assessore ai cimiteri del comune di Messina in merito alla nostra dettagliata denuncia sui pesantissimi disservizi che caratterizzano tutti i cimiteri messinesi. Il nostro Sindacato, che si è sempre contraddistinto per serietà e correttezza, non si farà certo intimidire dalle fuorviante giustificazioni dell’amministrazione comunale e, in tal senso, desideriamo ricordare che esprimere pubblicamente un’idea diversa o riportare fatti incontrovertibili non rappresenta un “attacco” e soprattutto non è “strumentale” poiché si tratta della pura verità.

Ci piace ricordare all’assessore che, ove non se ne fosse ancora reso conto, l’unica cosa di pericolosamente strumentale vissuta negli ultimi due anni dalla città di Messina è il fallimentare operato della giunta De Luca. Entrando nel merito della replica al nostro  comunicato inerente la grave situazione dei cimiteri cittadini, desideriamo evidenziare che un accordo quadro è uno strumento, ovviamente legale, che dovrebbe consentire a sburocratizzare i tempi di una gara d’appalto e ridurre i costi di aggiudicazione della stessa, ma di fatto è “un affidamento diretto” poiché si aderisce consapevolmente dopo che altri (Consip) hanno effettuato una gara per servizi generali, senza conoscere le reali esigenze o le peculiarità del capitolato d’appalto.

Per tornare al merito della questione è opportuno ribadire che i costi per la sola manutenzione ella piattaforma software dei tributi e per la gestione cimiteriale ribadiamo essere, senza alcun tema di smentita, pari a euro 675.000,00, come da determina sui fondi di cui al capitolo 20411/4 dell’esercizio finanziario corrente. Pertanto, facendo una banalissima operazione aritmetica, il sedicente risparmio annunciato dall’amministrazione comunale è assolutamente inesistente. In merito all’affermazione delll’amministrazione comunale secondo la quale “nessuna perdita di posti di lavoro, né tantomeno nessun licenziamento sono attribuibili alla retta condottare del Comune”  restiamo basiti e poiché, questo scritto, ci conferma ancora una volta come la giunta De Luca nutra un’avversione spasmodica e ingiustificata nei confronti dei lavoratori e del mondo del lavoro.

Infatti, a scanso di equivoci, a causa delle precise responsabilità dell’amministrazione comunale, presso le strutture cimiteriali, si è consumata si è consumata l’ennesima macelleria sociale che ha provocato la perdita del posto di lavoro per nove lavoratori che vanno ad allungare l’elenco delle vittime di una pessima amministrazione.

Riguardo la penosa puntualizzazione in merito al numero dei feretri in attesa di una degna sepoltura che sono 243 e non 250 come avevamo affermato, crediamo che vi sia ben poco da aggiungere… Avremmo, infatti, gradito le doverose scuse, da parte dell’assessore ai cimiteri, a tutte le famiglie che, accanto al dolore, sono costrette a subire queste vergognose angherie causate da una gravissima incapacità e inadeguatezza amministrativa. Comunque, è del tutto ovvio che le affermazioni dell’assessore ai cimiteri rappresentano una palese ammissione dei disservizi caratterizzati dalle salme ferme in deposito e dalla pessima gestione piattaforma tributi che, guarda caso, viene definita in fase di rodaggio. In tal senso, invitiamo il sindaco De Luca, l’assessore al ramo e tutta la giunta a farsi un giro presso i cimiteri messinesi per rendersi conto del disastro che hanno provocato e magari presso il deposito dove sono custodite le “sole 243 salme”; contestualmente sarebbe opportuno che incontrassero i 9 lavoratori licenziati e le rispettive famiglie: donne e uomini abbandonati e lasciati in mezzo ad una strada” lo ha dichiarato Pasquale De Vardo, segretario generale Feneal Uil Messina