I due minorenni che aggredirono in casa la novantenne a Messina hanno visto oggi ridursi la condanna di primo grado. La Corte d’Appello per i Minorenni di Messina ha infatti oggi rideterminato la pena del diciassettenne S.C. in 6 anni rispetto ai 7 e 10 mesi comminati in primo grado e quella del quattordicenne G.A. in 6 anni ed 8 mesi, ridotta rispetto agli 8 anni ed 8 mesi del primo grado. Il motivo della riduzione delle pene è dovuto all’accoglimento della tesi difensiva degli avvocati Ernesto Marcianò, Alessandro Trovato e Giuseppe Carrabba, volta a far cadere l’ipotesi di tentato omicidio. I due erano accusati di rapina, aggressione e violenza sessuale ai danni dell’anziana. Il fine ultimo, secondo quanto stabilito dalla Corte d’Appello presidente Lazzara con a latere Cannizzaro e Trimarchi e sostituto procuratore generale Maurizio Salomone, sarebbe stato dunque quello della rapina poi degenerata ma senza fini omicidiari.
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