Da quel 3 ottobre 2017, giorno in cui i lavori per la realizzazione del porto di Tremestieri furono affidati alla Nuova Coedmar, con tanto di promessa di inserimento di quote lavoro messinese, al 6 di giugno data in cui l’assessore regionale Falcone parlava di tempi “veloci” per la sua realizzazione. Di tempo ne è, insomma passato e sembra che ne passerà ancora prima di vedere realizzato il porto di Tremestieri. Una struttura strategica per la città di Messina e che potrebbe davvero cambiarne il volto urbanistico e viabile oltre che l’assetto economico.
Però è tutto fermo. La denuncia arriva da UIL Trasporti con il suo nuovo “acquisto” Nino Di Mento da oggi ufficialmente in UIL transitato dalla Confsal. “Lavori fermi e non si comprende il perché ” dice Di Mento. “Una lista di lavoratori messinesi che doveva essere utilizzata per il cantiere del porto, annunciata con la vecchia amministrazione Accorinti ma che, dice di Mento, con la nuova amministrazione è rimasta lettera morta“. “Il sindaco di Messina fa conferenze stampa, sale sulla ruspa, ma mi pare che questa ruspa ad oggi si sia mossa poco e niente” ha dichiarato Ivan Tripodi segretario provinciale UIL.
“I lavori sono fermi, come diceva Nino di Mento, con la mortificazione della prospettiva di ciò che può rappresentare quel porto per la città di Messina, continua Tripodi, con il Porto di Tremestieri dovrebbe, infatti imprimersi un nuovo volano di sviluppo per la città con una nuova visione urbanistica ed occupazionale. E poi c’è l’aspetto funzionale dei trasporti dello Stretto, visto che lo scalo attuale alla prima sciroccata si blocca per insabbiamento. E’ arrivato il momento dell’assunzione di responsabilità da parte dell’Amministrazione comunale, della Capitaneria, dell’Autorità Portuale, insomma tutti devono fare la loro parte” ha concluso Tripodi.
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