“Con molto dispiacere, alla luce del costante impegno che ha caratterizzato la mia attività sindacale per diversi anni in questa Organizzazione, devo prendere atto che l’esperienza, che comunque reputo proficua e costruttiva, non può andare ancora oltre”, così si apre la lettera di dimissioni immediate da segretario provinciale, regionale del comparto porti e navigazione e da vice segretario regionale, inviata da Antonio Di Mento alla Fast Confsal. “Solo ultimo in ordine di tempo è la vertenza ATM Messina, a conferma della diversità di visione sindacale che mi ha costretto a trarre le dovute conclusioni” scrive Di Mento, lasciando ampiamente intendere che si tratta di una rottura insanabile con il suo sindacato storico.
“Il sottoscritto, in un segmento cittadino ove questa OS non era mai stata rappresentata, di concerto con un gruppo di lavoratori precari e di una rappresentanza aziendale, ha posto all’attenzione cittadina le gravi irregolarità riscontrate nel percorso che ha portato alla liquidazione dell’azienda di trasporto pubblico locale e con ogni mezzo, dalla mobilitazione alla denuncia ha catalizzato l’attenzione dei media sulla necessaria tutela dei diritti dei 450 lavoratori del TPL e dei numerosi lavoratori autisti precari che hanno visto svanire le loro legittime aspettative di lavoro.
In diverse settimane la mia opera è stata pertanto orientata a creare, con un gruppo di lavoratori, una netta opposizione alle metodologie attivate dall’attuale management di Atm Spa, per la difesa dell’azienda pubblica e dei diritti dei lavoratori.
Ho dovuto prendere atto, anche dopo colloqui intercorsi in merito, che i vertici regionali di questa Organizzazione, non solo non hanno ritenuto di supportarmi nella lotta, ma mi è stato manifestato il palese dissenso in merito alle modalità con cui ho portato avanti la vertenza suggerendomi, un “repentino” cambio radicale di posizione che, di fatto, significava dover abiurare alle legittime denunce e posizioni prese a tutela dei lavoratori, al solo fine di poter facilitare l’inizio di un dialogo sereno e pacifico con i vertici aziendali che magari, così facendo, avrebbero visto con occhio benevolo l’ingresso della Fast Confsal, riconoscendole la titolarità di rappresentanza in azienda.
E’ superfluo evidenziare che, chi scrive, nella sua ormai lunga esperienza sindacale, seppur con modi concertativi, non ha mai operato contro gli interessi dei lavoratori, né tantomeno svenduto i propri ideali e convinzioni, al solo fine di ingraziarsi le benevolenze del primo imprenditore o padroncino di turno.
Quanto constatato in recenti esperienze con questa organizzazione ha fatto maturare pertanto la convinzione in me che l’esperienza sindacale con la Fast Confsal debba concludersi, pertanto nel salutare e ringraziare tutti gli iscritti, gli attivisti e i delegati che hanno condiviso con me questi anni di attività, rassegno con decorrenza immediata le mie dimissioni da ogni carica sindacale” conlcude la sua lettera così Di Mento.