Il sindacato dei trasporti della Uil interviene sulla chiusura dello svincolo di Giostra, previsto dal prossimo 27 giugno. Con una nota congiunta, il segretario generale Michele Barresi e il responsabile del comparto viabilità del sindacato Angelo Passari denunciano le gravi criticità che provocheranno alla mobilità cittadina le prossime modifiche viarie stabilite dall’amministrazione comunale e dal Consorzio Autostrade.
Il lungo periodo di lockdown ha solo temporaneamente distratto, visto il conseguente calo di traffico veicolare, l’attenzione dalle gravi criticità di cui l’intera riviera tirrenica sarà vittima per molti mesi ancora con lo strozzamento voluto dal Cas nello svincolo di Giostra per consentire i lavori sul viadotto Ritiro.
Alla ripresa delle attività, infatti, è stato subito caos – denuncia la UIltrasporti- e sempre peggio sarà con l’approssimarsi ormai della stagione estiva che vede incrementare esponenzialmente il traffico da e verso la zona tirrenica.
Oggi il mancato utilizzo delle due rampe Giostra – Annunziata, per le quali ancora inspiegabilmente si prolungano i lavori, rischia di far implodere una viabilità autostradale già precaria per chi si muove col mezzo privato, penalizzando anche le numerose compagnie bus di trasporto extra urbano che operano dalla città alla zona tirrenica della provincia. Lasciare aperta unicamente l’uscita per chi viene da Villafranca, chiudendo il resto dello svincolo potrebbe rappresentare una soluzione rischiosa mettendo una pezza peggiore del buco stesso – dichiara la UIltrasporti .
A pagarne le spese saranno i cittadini della zona nord di Messina, ma a cascata tutta la mobilità urbana sarà congestionata visto che da nord al centro città si potrà arrivare solo tramite la circonvallazione, la via Garibaldi e il viale della Libertà – continuano Barresi e Passari – ed il viale Boccetta unica uscita rischierà di restare nuovamente intasato ed il tutto a ridosso dell’ esodo estivo che annualmente vede su quelle arterie riversarsi migliaia di autovetture per transitare dagli imbarchi della rada San Francesco e del porto storico.
In questa situazione, senza preventivi correttivi che sollecitiamo all’amministrazione di al Cas – conclude il sindacato – si rischia di bloccare l’intera città.