
Il Ministero dell’Istruzione, le articolazioni periferiche dell’Amministratore Scolastica, USR ed At, gli Enti Locali non sono stati in grado di fornire risposte efficaci ai bisogni educativi primari dei nostri alunni.
LA SCUOLA È ORGANO COSTITUZIONALE, NON È SERVIZIO IMPIEGATIZIO, NON LO SOSTIENE LA CUB MA IL NOSTRO DETTATO COSTITUZIONALE.
Il ricorso alla DAD in fase di pandemia da Covid 19, il ricorso alla didattica in differita, tra l’altro senza percorsi di confronto negoziale e contrattuale, senza certezza sul trattamento dei dati sensibili di studenti e docenti, ha allargato lo stato esistente tra studenti a rischio di
dispersione scolastica e studenti appartenenti a nuclei sociali benestanti.
Anche nella nostra isola non c’è stato un intervento strutturale contro le povertà educative e l’insuccesso scolastico e formativo. Ci siamo ritrovati (famiglie e studenti) con i nostri figli letteralmente rapiti in un mondo digitale che i più già conoscevano più che altro sotto l’aspetto ludico che ha provocato (inevitabilmente) una chiusura verso il mondo reale, e quindi la socializzazione con i propri coetanei indispensabile per la loro crescita e maturità intellettiva e relazionale. Questi sono i risultati della didattica a distanza e noi dell’Osservatorio Urbano della CUB Messina, con uno sguardo rivolto al futuro dei nostri giovani, cittadini responsabili domani, non possiamo pensare di continuare con questo andazzo, poiché la D.A.D. è e rimane uno strumento d’emergenza e non può essere sostitutiva della didattica in presenza , del ruolo della scuola come comunità educante.
Riscontriamo con soddisfazione la risposta inoltrataci, in data 9 Giugno 2020, ad un nostro comunicato in cui segnalavamo le problematiche della D.A.D., da parte dell’Assessorato Regionale alla formazione professionale e istruzione, a firma dell’assessore Roberto Lagalla, che pur riconoscendo la condivisione “delle riserve espresse nei confronti della D.A.D”, ci comunica che “la Regione Siciliana, ha provveduto tempestivamente a fornire la disponibilità di apposita piattaforma informatica e di dispositivi tecnologici, nonché, più di recente, ad integrare l’offerta formativa con erogazione di contributi didattici su rete televisiva a diffusione regionale”.
Tuttavia la risposta dell’assessore Lagalla non ci soddisfa quando, “pur stanziando un finanziamento di 120 milioni di euro destinati ad azioni di riqualificazione degli ambienti, potenziamento tecnologico e contrasto alla povertà educativa”, non condanna completamente i risultati della D.A.D. definendo tali risultati ”da non demonizzare o pregiudicatamente negare”.
L’Osservatorio Urbano della CUB Messina congiuntamente alla CUB SUR (Scuola Università Ricerca) della Sicilia e al suo segretario regionale Francesco Tomasello rimarranno vigili, nel garantire il ritorno di presenza della didattica in tutti i gradi d’istruzione in completa sicurezza, poiché solo così possiamo evitare ancora più danni psicologici ai nostri figli e studenti che inevitabilmente si ripercuoteranno in un incremento della dispersione scolastica.
Ringraziamo della preziosa collaborazione il Garante dell’Infanzia e Adolescenza del Comune di Messina, dott. Fabio Costantino, al quale per primo abbiamo voluto indirizzare questa nota, perché consapevoli che non possiamo permetterci che la scuola da indispensabile e primario luogo di istruzione e formazione e crescita, venga derubricata a semplice strumento di nozioni e di Gigabyte che non servono per un giovane che deve diventare il futuro di una nazione.