L’IRCCS Centro Neurolesi Bonino Pulejo, dal 2008 svolge la sua attività anche nell’ambito della Telemedicina, a favore dei pazienti più fragili e bisognosi di cure neurologiche e riabilitative.
Dal punto di vista scientifico, progetti prestigiosi sono stati realizzati con il supporto economico ministeriale seguendo un percorso avviato con una linea di ricerca dedicata e protocolli di teleassistenza e tele-consulto dedicati alle patologie neurologiche. facendo del Bonino Pulejo uno dei precursori in Italia che ha contribuito a fare della Telemedicina una realtà e quasi una pratica clinica.
E’ obbligo ricordare il progetto di Teleneuroriabilitazione, finanziato dal Ministero della Salute, un progetto che vede impegnati 16 IRCCS italiani, coordinati dall’IRCCS Bonino Pulejo, che a cinque anni dall’avvio ha permesso di portare a casa dei pazienti la riabilitazione.
Questa unione di IRCCS è diventata una delle Reti Nazionali del Ministero della Salute. Altro progetto di telemedicina è il progetto macchina-dipendenti, relativo a pazienti più gravi, che dipendono per la loro stessa sopravvivenza a dispositivi medici:progetto questo che consente di gestire questa particolare tipologia di pazienti gravi, in ambienti non ospedalieri, addirittura nelle abitazioni all’uopo adeguate.
Per questo modello italiano, sono stati assegnati 5 anni fa euro 790.525,00, di cui il 70% già erogato e la rimanente a saldo una volta completato il progetto, per l’acquisto delle tecnologie più avanzate e per lo sviluppo di un “ospedale casa”, obiettivo ambizioso ma che sta portando i suoi risultati.
Sulla scorta di questi progetti e dell’esperienza maturata sul campo nella telemedicina negli ultimi dieci anni, abbiamo convenuto con la Regione Siciliana, solo per il tempo necessario ad affrontare l’emergenza pandemia regionale, di applicare il nostro bagaglio scientifico-tecnologico ed organizzativo anche a questa patologia.
Una volta cessata l’allerta Coronavirus, vista l’incoraggiante riduzione dei contagi, l’attività dell’IRCCS Bonino Pulejo tornerà a dedicarsi esclusivamente al campo delle neurolesioni, che comunque non sono abbandonate, a causa del Virus.
Quindi nessun finanziamento aggiuntivo per la realizzazione dei progetti, tutti ministeriali per quanto attiene la ricerca, a parte l’acquisizione di ulteriori dispositivi domiciliari, per soggetti colpiti dal virus, acquistati sulla base delle stime della curva epidemiologica.
Si coglie l’occasione per precisare che l’IRCCS Bonino Pulejo ha sempre proceduto alle acquisizioni di beni e servizi nel pieno rispetto delle normative vigenti secondo criteri di massima trasparenza e concorrenzialità, così come nel caso della piattaforma di telemedicina aggiudicata mediante adesione alla Convenzione CONSIP, giusta deliberazione n.479 del 22/4/2020, per la fornitura di servizi di “Cloud Computing, di sicurezza, di soluzioni di portali di servizi online e di cooperazione applicativa”, alla RTI Telecom Italia, HP Enterprise Service, Poste Italiane, e Postel, con capogruppo Telecom Italia s.p.a. e che l’acquisto della piattaforma risale al settembre 2019, un periodo antecedente alla diffusione dell’emergenza virus.
Come da prassi in un IRCCS pubblico le procedure sono sempre quelle previste dalla legge e devono consentire di completare, nel caso di progettualità scientifiche, i progetti nei tempi e nelle modalità previste dal Ministero anche attraverso la validazione della ricerca prodotta. Notizie di stampa hanno riportato una correlazione tra le iniziative di cui si è detto ed il finanziamento di € 91 mln assegnato all’IRCCS ai sensi del D.M. 25 gennaio 2018 ed il Progetto “TeleCovid Sicilia”.
Anche questa circostanza è assolutamente infondata, e non serve richiamare la corrispondenza intercorsa anche con Codesto assessorato, nella quale in alcun modo si fa riferimento ai progetti relativi alla telemedicina.
Non appartengono alla ricerca scientifica i finanziamenti destinati all’ordinaria attività dell’IRCCS né tantomeno possono ricadere in altri ambiti scientifici.
Lo stesso progetto Jessica di € 3.080.000,00, finanziato dalla Regione Siciliana su fondi strutturali della programmazione 2007/2013, riguarda l’efficientamento e l’adeguamento energetico del presidio Casazza. Progetto che nulla ha che vedere con la Telemedicina, né può in alcun modo essere associato in quanto destinato ad altre finalità, con gestori dell’appalto di altra competenza e natura( alla luce della norma!).
Relativamente all’APP Sicilia Sicura della Regione Siciliana, realizzata dalla protezione civile regionale e magistralmente diretta dal dott. Guido Bertolaso, si puntualizza che nessun legame esisteva nè esiste fra il progetto di Telemedicina dell’IRCCS e l’app in questione.
E men che mai la app “Sicilia SICURA” risulta sviluppata nell’ambito del Progetto “TeleCovid Sicilia”.
Si tratta di due attività distinte e separate che ricadono l’una nel settore sanitario, l’altra facoltativamente nell’ambito turistico e con un apparato ed una competenza adeguati ad affrontare le migliaia di visitatori e ospiti attesi in Sicilia, da parte della Regione.
APP totalmente diversa per funzioni e caratteristiche è – di contro – quella inserita nel progetto di telemedicina dell’IRCCS, che costituisce lo strumento di collegamento tra dispositivo clinico e la centrale di monitoraggio, così da facilitare il lavoro dei medici e degli operatori, l’interoperabilità di tutti i device e l’istantanea e diretta lettura dei dati che vengono memorizzati contestualmente nella cartella elettronica, valore aggiunto della sorveglianza strumentale.
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