
Messina, 4 giugno 2020
Sessantanni per costruirlo, 7.855 opere di cui 750 esposte, 17.700 metri quadri che potrebbero diventare una risorsa economica per la città di Messina, ma che, nonostante tutti gli altri musei regionali abbiano riaperto, resta ad oggi ancora chiuso. Siamo andati stamattina a verificare se la dirigenza, rappresentata dal direttore Orazio Micali, fosse riuscita nell’ “impresa” di riaprire i battenti, ed invece c’erano solo i custodi. Negli uffici nessuno.
Insomma un senso di rassegnazione che disturba e dispiace, una atmosfera sospesa che aleggia come una cappa e che si concretizza in quel cancello, restaurato e messo in sicurezza, per la verità, che attende che le decisioni e le scelte arrivino dalla Regione Siciliana. Il Museo di Messina che dal 1939, data del primo progetto concreto, ha visto la luce solo nel 2017 con la sua inaugurazione in pompa magna, ma che poi ha davvero aperto solo a fine di quell’anno, resta così chiuso, dopo l’emergenza Coronavirus. Un monumento all’arte siciliana che non possiede guide cartacee e che non fruisce neanche di una cartellonistica a norma che indichi al turista come arrivarci.
Comprendiamo le motivazioni del direttore, ma vero è anche che la scelta di non riaprire e di attendere determinazioni che sembrerebbero dover arrivare dalla Regione, non fa onore alla sua intraprendenza ed alla sua voglia di rilanciare una struttura “faticata” dal 1806, data della sua istituzione, ad oggi. Abbiamo anche provato a sentire il neo assessore regionale Alberto Samonà, ma attendiamo ancora risposta, come d’altronde il direttore Micali, ma anche i messinesi ed i tanti turisti che speriamo arriveranno in città e che grazie al museo potrebbero rimanere a Messina. Insomma si riapra quel cancello e si instaurino davvero quelle sinergie auspicate dall’assessore alla cultura del Comune di Messina, Enzo Caruso che, lui si, siamo riusciti ad incontrare, ma che al momento poco o nulla può fare per la riattivazione di un museo cittadino ma regionale, con gli uffici vuoti di personale che costa ugualmente.