Senza Vara, senza feste patronali, senza cerimonie, senza Santi nè paesi in festa, la categoria dei pirotecnici è forse la più dimenticata categoria di artigiani in Italia. “Esistiamo anche noi!” urlano gli operatori che a fuochi spenti temono che la loro ripartenza non avverrà prima di gennaio 2021, a patto di arrivarci con le aziende aperte. Un settore che dà lavoro a migliaia di addetti e che non vede luce in fondo al tunnel. Non è così bastato un tavolo tecnico straordinario, tenutosi nei giorni scorsi all’interno di una delle storiche ditte siciliane “Vaccalluzzo Events di Belpasso” . Alla presenza dell’On. Giuseppe Zitelli, i titolari delle tante aziende di fuochi d’artificio del territorio, hanno evidenziato il bisogno imminente di essere ascoltati e considerati dal Governo Regionale Musumeci, al fine di poter recuperare la difficile situazione in cui versa il settore, che come una vera e propria cascata sta travolgendo tutto il comparto delle feste patronali ed eventi pubblici all’aperto. La maggior parte delle attività è in fase di ripartenza anche se con difficoltà, ma non sembra esserci alcun spiraglio per i pirotecnici.
L’incontro, fortemente voluto da Alfredo Vaccalluzzo, ha permesso di discutere della necessità di stabilire dei fondi o finanziamenti a sostegno delle aziende che nonostante i vari eventi cancellati si ritrovano a dover fronteggiare l’onerosa pressione tributaria e gestionale, inerente alla stagione 2020.
Nel corso della riunione, si è discussa inoltre la necessità di costituire un’associazione a tutela dei fabbricanti siciliani di fuochi d’artificio, al fine di valorizzare un mestiere antichissimo tramandato nel tempo, che conta un indotto di oltre 15 milioni di euro.
Un’eccellenza italiana apprezzata nel mondo da tutelare, che a causa di questo particolare periodo, rischia di scomparire.
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