Messina, 29 maggio 2020
“È necessario l’aumento delle navi al Porto di Tremestieri in considerazione del fatto che oggi il traffico merci è aumentano di gran lunga, cioè sta tornando alla normalità“. A dirlo l’assessore regionale ai trasporti e alla infrastrutture Marco Falcone in Prefettura a Messina dove è stato convocato dal prefetto Maria Carmela Librizzi un tavolo tecnico, per ascoltare e trovare delle soluzioni per il trasporto merci nello Stretto dopo la protesta degli autotrasportatori a Tremestieri che ha bloccato il molo per lacune ore qualche giorno fa. “In ragione di tutto questo – prosegue Falcone – anche con il ministero abbiamo avuto una lunga interlocuzione come governo regionale per chiedere la normalizzazione di queste tratte. Certamente è necessario regolamentare il traffico con la grande distribuzione, purtroppo molto dipende anche dall’utilizzo della Rada San Francesco oltre che Tremestieri. Quando da giorno 3 Giugno rimetteremo in moto entrambi i moli a Tremestieri anche la normalizzazione del trasporto merci si regolarizzerà. Siamo passati da una situazione di anormalità in emergenza Covid 19, ad una che rientra nella norma come prima. Dobbiamo aumentare da un lato i viaggi dall’altro gli autotrasportatori devono collaborare perché tutti insieme dobbiamo trovare una soluzione. Ogni nave in più può portare a sino 10-12 corse in più.. Riteniamo che alla fine potremo mettere in campo ogni 20 minuti una nave che consentirà si smaltire adeguatamente il flusso merci“.
“Se andate sulla Catania Palermo ancora oggi vi renderete conto che ci sono una ventina deviazioni e 42 parzializzazioni. Poi c’è anche il ponte Himera, se venisse relizzato e aperto al traffico entro il prossimo 31 Luglio come previsto, mi di metterò da assessore Regionale, prendo questo impegno con l’Anas. Facciamo una scommessa così alla fine riusciremo a trovare forse una soluzione“.
“Affermare come l’Anas di aver impegnato un miliardo di euro, – prosegue Falcone – quando di questo mrld non è stato speso nulla é abbastanza banale. Perché da un lato hanno bandito queste gare che iniziano i lavori dopo anni, dall’altro chi si è aggiudicata le gare non ha potuto spendere un euro perché non ha avuto la contrattualizzazione. Abbiamo poi la Akragas uno e l’ Akragas due che sono il ponte Morandi di Agrigento c ancora sono bloccate al palo dopo sei anni e ancora chiuse al traffico. Abbiamo inoltre ad esempio la Libertinia un altro lavoro da 120 mln di euro aggiudicato da un anno e i lavori ancora non iniziano. Poi c’è la Bronte Adrano i lavori vennero mandati in gara dopo 5 mesi dall’approvazione del progetto e dal 7 Agosto 2019 ad oggi ancora questa gara non è stata aggiudicata, ma potrei continuare con tanti altri esempi. Ci sono opere che l’Anas ha in pancia da oltre 20 anni, finanziamenti che vengono sempre ripetuti negli anni ma non viene speso un euro in Sicilia“.