MESSINA 23 maggio 2020
Informazioni urgenti sulla fornitura di mascherine protettive per l’emergenza Covid-19, con l’obiettivo di fare chiarezza su procedure di affidamento, costi e tempi di consegna. È l’oggetto di un’interrogazione presentata all’Amministrazione comunale di Messina, dal gruppo consiliare del M5s, che chiede spiegazioni al sindaco Cateno De Luca e all’assessore Massimiliano Minutoli in merito alla fornitura di 65.000 mascherine protettive di tipo chirurgico da parte della ditta Toro srl, per un importo di 39mila euro.
«Dalla determina n. 3218 del 07 aprile – spiega Andrea Argento, primo firmatario – si evince che la società ha offerto all’Amministrazione la disponibilità entro il 10 aprile di 500.000 pezzi a un prezzo unitario di 60 centesimi, in linea con i costi proposti dagli altri fornitori. A fronte dell’iniziale richiesta della Toro srl di pagamento integrale della fornitura, per un importo di euro 300.000 più Iva, per le vie brevi si era concordata l’articolazione della fornitura e della spesa in più lotti, con il pagamento anticipato del 65 per cento. Da ciò che risulta dai documenti, nei giorni precedenti erano state effettuate delle ricerche di mercato, in seguito alle quali è emerso che il preventivo della Toro Srl fosse in linea con i prezzi di mercato anche nei riguardi delle modalità di pagamento, mentre da notizie di stampa si apprende che la fornitura in oggetto sarebbe stata completata in data 22 Maggio 2020».
«Tuttavia – commentano i consiglieri – per gli scriventi non è stato possibile visionare copia delle citate “richieste inoltrate a diversi fornitori”, del preventivo del 07 aprile, della “controproposta” e delle “ricerche di mercato anche per forniture numericamente importanti” che la determina asseriva come “allegate” ma che non lo erano per ciò che riguarda l’albo pretorio online del Comune di Messina».
«Alla luce di ciò, chiedo all’Amministrazione di sapere se la controproposta di cui la determina citata rappresenterebbe l’ordinativo del “primo lotto” sia vincolante per il Comune di Messina per le restanti 435.000 unità al fine di raggiungere la quota di 500.000 pezzi come da preventivo; se l’ordine prevedesse la consegna entro il 10 Aprile 2020 e se l’eventuale ritardo nella consegna possa essere motivo di rescissione dall’ordine per i lotti successivi o, in seconda istanza, di eventuale richiesta di risarcimento danni», prosegue il capogruppo, che chiede in via ufficiale di poter prendere visione della documentazione rilasciata dal legale rappresentante della ditta e una copia dei contratti stipulati dall’amministrazione dopo l’entrata in vigore del regolamento comunale antimafia: «Tale richiesta – conclude – è motivata dalla circostanza che, a parere degli scriventi, le disposizioni di cui alla delibera di consiliare n. 60/c del 21 novembre 2017 sono immediatamente esecutive e vincolanti per l’Amministrazione, a prescindere dalla costituzione dell’Osservatorio».