Messina, 17 maggio 2020 – di Giuseppe Bevacqua
Non dimentichiamo.. non scordiamoci dei giorni trascorsi in casa, dietro la finestra a sentire l’urlo delle ambulanze, le voci dei telegiornali che sommavano contagi a e morti, giorno per giorno.. non dimentichiamoci dei nostri cari che non abbiamo potuto vedere, abbracciare, per ben 55 giorni, e soprattutto, non scordiamo tutte quelle persone che hanno visto chiudersi dietro di sé le porte di un’ambulanza, di un ospedale, dal quale non sono più usciti per abbracciare i propri figli, le proprie madri e padri, le proprie mogli, che hanno saputo della loro morte con una telefonata. Non dimentichiamo gli sforzi fatti dai nostri eroi: medici, infermieri, forze dell’ordine, personale dei supermercati, delle biglietterie dei mezzi di trasporto, i commercianti che ci hanno garantito i servizi essenziali ed anche i giornalisti che hanno raccontato ciò che accadeva fuori, là dove c’era il nostro nemico invisibile. Lui, il coronavirus non è andato via, non lo abbiamo ancora sconfitto. Non abbassiamo la guardia, dunque, ma andiamo avanti guardandolo in faccia e difendendoci. Non dimentichiamo i dolori, le difficoltà della crisi che stiamo vivendo: facciamo che tutto quello che stiamo vivendo, che è storia, cambi non solo la nostra vita… facciamo che ci renda migliori e più uniti. La parola “futuro”, il nostro, è scritta nel rispetto che avremo per gli altri.
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