Messina, 7 maggio 2020
Libero Gioveni e Alessandro Cacciotto sono raggianti. E ne hanno ben donde visto che da sempre si battono perché si risolva in bene la vicenda dell’opera incompiuta del Parco Urbano di Camaro San Paolo. Una struttura rimasta ferma in attesa di collaudo da ben 5 anni, un periodo di assoluto immobilisimo. Ma ecco che proprio ieri accade la svolta.
“Tre giorni fa – spiegano Gioveni e Cacciotto – avevamo inoltrato l’ennesima interrogazione ad ARISME e IACP per conoscere i motivi della mancata ripresa dei lavori, sollecitando ancora una volta l’avvio dell’iter tecnico-amministrativo.
A seguito di ciò il Presidente di ARISME Marcello Scurria (che ringraziamo per la tempestività) ci chiarisce i motivi dei ritardi, ossia la mancanza del verbale di collaudo necessario a stimare la consistenza dei lavori da ultimare e da mandare a gara d’appalto per il completamento dell’opera.
Ebbene – proseguono i due consiglieri – nel corso della mattinata di ieri, giunge direttamente da Palermo la nota allegata a firma del collaudatore, arch. Damiano Spanò, che annuncia appunto che martedì 12 maggio alle ore 11,30 si recherà sui luoghi per la tanto attesa visita di collaudo!
Per noi questa rappresenterà senz’altro una data storica – concludono soddisfatti Gioveni e Cacciotto – perché finalmente un intero popoloso villaggio che dal lontanissimo 20 novembre 2003 (giorno in cui venne sbaraccata l’area) attende questo bellissimo gioiello di architettura, tornerà a sperare di avere quel riscatto sociale che merita”.