
Messina, 3 maggio 2020
“Una paziente ricoverata presso lo IOMI “Franco Scalabrino” di Ganzirri, come da notizie apprese da organi di informazione locale del 29 aprile c.a. “arrivata dieci giorni fa dal pronto soccorso del Piemonte con esito del tampone negativo, è risultata positiva al coronavirus”, lo afferma il consigliere comunale Nello Pergolizzi in un’interrogazione al Sindaco De Luca con la quale Pergolizzi chiede a De Luca di “sollecitare le Autorità preposte, affinché si chiariscano le dinamiche del caso e si tutelino i
pazienti ricoverati e gli operatori sanitari dello IOMI “Franco Scalabrino” di Ganzirri”.
Inoltre il consigliere specifica nella sua interrogazione:
“La stessa (persona infetta ndr.) è entrata in contatto con medici, paramedici ed altri ricoverati; sarebbero presenti altri casi con sintomi sospetti di Coronavirus; risulta necessario e urgente rispondere alla sacrosanta preoccupazione di tanti familiari e di tanti lavoratori in relazione a come affrontare l’emergenza che si è venuta a creare, portando maggiore serenità in un ambiente particolarmente turbato; alcuni dipendenti sostengono che i dispositivi di protezione individuale non risulterebbero essere sufficienti ed adeguati all’emergenza di che trattasi; diversi giorni di attesa tra l’effettuazione dei tamponi eseguiti ed il risultato, non sono tollerabili; sono stati confermati i previsti turni di lavoro, nonostante siano state sospese prestazioni ambulatoriali, di ricovero e chirurgiche programmate; risulterebbero altri pazienti che presentano sintomi come febbre o dolori di tipo influenzale; a tutt’oggi, nonostante la gravità della situazione, si consente agli operatori sanitari ad alto rischio, poiché a stretto contatto con pazienti già diagnosticati o con sintomi riferibili al covid 19, di proseguire il proprio lavoro in attesa dell’esecuzione del tampone o, cosa ancora più grave, in attesa dell’esito dello stesso, con il rischio di un aumento esponenziale del numero dei contagi della nostra città; si consente agli operatori sottoposti al test tampone, ma asintomatici, di proseguire il proprio lavoro; i lavoratori che operano in situazioni che prevedono il contatto con casi sospetti o confermati di COVID 19, devono essere forniti di idonei dispositivi di protezione individuale (filtranti respiratori FFP2/FFP3, protezione facciale/occhiali protettivi, camice impermeabile a maniche lunghe e guanti)”.