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A Messina “Libera TUTTI”? Sembrerebbe di si. Dal “coprifuoco” all’imprudenza.

- 28/04/2020
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Messina, 28 aprile 2020

Strade con troppe auto, code che si sono allungate presso gli esercizi commerciali aperti, tanta gente per strada. Sembra che a Messina si sia anticipato di una settimana il 4 maggio, ma con la variante del “libera tutti”: proprio ciò che non ci si augura.

In città si è passati in poco tempo dalla guerra dei droni e delle auto con megafono che “comandavano” di stare a casa, alla quasi assenza di controlli.

Ma com’è possibile? I numeri dei contagi calano ma non sono spariti. Continuiamo anche a Messina a contare morti anche se con molti guariti e con un alleggerimento del peso sulle terapie intensive e di ricoveri in ospedali. Ma sono ancora in tanti in isolamento perché positivi, insomma il virus non è stato debellato ed il nuovo DPCM non è ancora entrato in vigore.

Stiamo probabilmente vivendo un onda lunga dell’effetto clausura forzata che ha di fatto ridotto i contagi e sta facendo calare il numero dei positivi attuali, che a ieri erano 376 a Messina, calati dai 403 del giorno prima. Un’onda lunga che, se non vengono rispettate le norme anti contagio, rischia di esaurirsi e tornare in forma di seconda ondata di contagi. E’ necessaria cautela e sarebbero anche di buon auspicio raccomandazioni da parte del Sindaco, così come nella prima fase, per evitare che i sacrifici non siano stati vani: lo dice Conte, lo dice il Papa.