Messina, 23 aprile 2020 – Nota stampa CISAL, Santino Paladino
La battaglia intrapresa dal Sindaco De Luca è sacrosanta ma non vorremmo passi in secondo piano la vera e propria “guerra” che dovrà essere portata avanti (possibilmente in modo sinergico da tutte le forze politiche) per evitare che la “riprogrammazione” di tutti i fondi europei (e non solo quindi di quelli dell’articolo 99) ancora non spesi concretizzi quello scenario che dalle nostre parti esplicitiamo con un detto che parla di “altare e sagrestia” e soprattutto penalizzi irrecuperabilmente il Sud e la Sicilia in particolare.
Con le nuove regole della Commissione Europea infatti sarà possibile spostare risorse sia dai territori dove erano state allocate che fra le diverse misure.
Lo scenario quindi non lascia presagire nulla di buono per tutte quelle risorse che erano state ad esempio destinate alla rete viaria ed alle infrastrutture della nostra regione e che, se non prontamente recuperate sul bilancio europeo 2021/2027, renderebbero vani gli sforzi che si stanno facendo per tenere in vita la nostra economia ed in particolare il settore del turismo (il cui sviluppo non può considerarsi avulso dal miglioramento della rete stradale, delle infrastrutture e dei trasporti).
Con la riprogrammazione d’urgenza cui si è già messo mani ingenti risorse prenderanno di fatto la strada di altri territori più colpiti dall’epidemia e di altre finalità: è un provvedimento che non può che solidaristicamente condividersi ma occorre da subito pensare ad una razionale redistribuzione e ad un recupero, sulla prossima programmazione, delle risorse che la Sicilia si vedrà sottrarre e dalle quali dipende la vera ripartenza di tutte le attività dell’isola.
Auspichiamo che a questo obiettivo si lavori senza divisioni.