93 views 2 min 0 Comment

Ordinanza Sindacale: il CUB chiede al Prefetto l’annullamento in quanto in contrasto con quella regionale.

- 22/04/2020
de luca bavaglio

Messina, 22 aprile 2020

Il sindacato CUB Sicilia chiede l’annullamento dell’ordinanza sindacale n. 123 del Sindaco di Messina, Cateno De Luca. L’organizzazione sindacale scrive infatti, al Prefetto Maria Carmela Librizzi in quanto l’ordinanza in questione sarebbe in palese “contrasto con quella regionale”.

Avevamo accolto con soddisfazione l’annunciato adeguamento del sindaco di Messina alle ordinanze regionali ed ai DPCM dopo l’emanazione di numerose ordinanze sindacali in contrasto con le disposizioni regionali e nazionali, come da noi più volte segnalato alle autorità in indirizzo.

La pubblicazione odierna dell’ordinanza sindacale n. 123 evidenzia purtroppo che il sindaco Cateno De Luca continua a ritenere di potere emanare ordinanze senza tenere conto di quanto deciso a livello regionale e nazionale.

La suddetta ordinanza, infatti, prevede l’entrata in vigore delle nuove disposizioni a partire da sabato 25 aprile, il che vuol dire che alcune disposizioni entrerebbero in vigore soltanto a partire da lunedì 27 aprile, ovvero ad 8 giorni dall’ordinanza regionale.

Si evidenzia altresì che al punto Q dell’ordinanza n. 123 si legge, a proposito delle attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità, che “I giorni e gli orari di apertura delle sopra elencate attività sono regolati dalle rispettive licenze secondo le tipologie commerciali e le disposizioni vigenti in tema di apertura nei giorni feriali e festivi”, andando dunque in contrasto con l’ordinanza regionale n.17 che all’art. 7 recita “È disposta la chiusura al pubblico di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati nei giorni domenicali e del 25 aprile e del 1° maggio. È fatta eccezione per le farmacie e per le edicole”.

Si richiede alla Prefetta nella sua qualità di Ufficiale di Governo l’annullamento della delibera al fine di evitare che per l’ennesima volta i cittadini di Messina vengano discriminati rispetto agli altri cittadini siciliani e del resto d’Italia e, alla Procura della Repubblica di valutare se il comportamento del sindaco di Messina non rientri nelle fattispecie di reati quali “abuso d’ufficio”, “eccesso di potere”, “omissione d’atti d’ufficio”.

per l’Osservatorio Urbano CUB Messina

              F.to  Enzo Bertuccelli