Palermo, 16 aprile 2020
“È emerso uno spaccato deprimente da un punto di vista umano prima ancora che giudiziario”, commenta il comandante del Nucleo di polizia economico giudiziaria di Palermo Gianluca Angelini, dopo il sequestro della centralissima casa di riposo “Aurora” di via Emerico Amari a Palermo da parte della Guardia di finanza. Maltrattamenti, calci, anzi “calcioni” come li definisce una delle “operatrici”, insulti e botte contro gli anziani ospiti della struttura. Un clima di terrore e disperazione che si protraeva da troppo tempo all’interno di quello che definirlo casa di riposo è improprio, in quanto ciò che emerge dalle riprese delle camere nascoste posizionate dagli inquirenti è aberrante e terribile.
“Non è stato facile nemmeno per noi in queste settimane di indagine visionare e documentare il campionario ignobile di nefandezze e crudeltà gratuite compiute a danno degli anziani, soprattutto in questa fase emergenziale che richiederebbe una tutela ancora più elevata nei confronti delle fasce di popolazione più deboli e maggiormente esposte a rischio” dice Gianluca Angelini. Gli investigatori hanno documentato, attraverso telecamere nascoste, decine di episodi con violenze fisiche e psicologiche nei confronti degli ospiti della casa di riposo: spintoni, calci e schiaffi accompagnati da insulti e ingiurie. Maltrattamenti che avrebbero indotto alcuni anziani perfino a atti di autolesionismo.
Gli anziani ospiti della casa di riposo “Aurora”, sottoposti a vessazioni e soprusi di ogni genere che hanno provocato sconcerto tra gli stessi inquirenti, saranno adesso sottoposti anche a controlli medici visto che all’interno della struttura non sono mai state adottate le procedure per il contenimento del Coronavirus.
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