Messina, 11 aprile 2020
Sono quattro i dipendenti positivi al coronavirus al Poliambulatorio dell’ex Inam. Una struttura della quale avevamo già scritto relativamente all’assenza di un sistema di purificazione dell’aria in ricircolo nei locali. Fatto questo che adesso diventa ancora più rilevante. Quanti sono effettivamente i positivi? Al momento il Poliambulatorio è stato chiuso per ordine dell’ASP e riaprirà i battenti solo dopo un’intervento di sanificazione, ma l’interrogativo rimane per gli altri dipendenti, quelli non ancora sottoposti a tampone. Insorge la UIL con un comunicato che chiede interventi immediati, mentre i dipendenti, anche quelli non sottoposti a tampone sono a casa:
La UIL e la UIFPL di Messina ritengono per i recenti e gravissimi fatti accaduti di nuovadiffusione del virus COVID-19 che ha contagiato diversi operatori in servizio presso il Poliambulatorio exINAM di Via del Vespro, recentemente sanificato per precedenti casi positivi, dei quali i risultati dei tamponi sono stati comunicati con notevole ritardo tra cui parecchi con esito dubbio, così come diffuso da organi di stampa. Tutto cò può essere causa di un grave focolaio in quanto i dipendenti coinvolti hanno continuato le relazioni con i familiari e soprattutto i contatti diretti con l’utenza per svolgere il proprio il lavoro, tutto ciò è una grandissima vergogna in un paese civile aggravata dal fatto che moltissimi lavoratori erano sprovvisti dei DPI previsti. Inoltre, anche per i fatti accaduti in diversi Presidi Ospedalieri, per inosservanza di procedure o in qualche caso per rigidità mentale da parte di qualche direttore medico di presidio, oltre ad esprimere fortissima preoccupazione per la probabilità di esplosione di nuovi focolai che possono coinvolgere il territorio messinese, ritiene che non c’è più tempo da perdere da parte della S.V., che nel caso di mancato intervento dovrà assumersi in solido la responsabilità diretta di quanto sta accadendo nella Provincia di Messina.
Chiediamo con forza un suo tempestivo intervento per interrompere la malagestione dell’ASP di Messina con la nuova nomina di un Commissario Straordinario, di indubbie capacità che possa garantire sicurezza dei lavoratore e dei cittadini.
Se Messenia piange, Sparta non ride” infatti, anche all’IRCCS Neurolesi sono emersi fatti inquietanti di malagestione. Solo per citarne alcuni: esplosione di un focolaio presso lo stabilimento di riabilitazione di Casazza; contagio di lavoratori per mancato rispetto di procedure presso la U.O. di Ortopedia che hanno creato notevole panico tra i lavoratori e le loro famiglie.
La UIL e la UILFPL di Messina chiedono la rimozione del Direttore Generale per dimostrata inadeguatezza sulla gestione di tale importante problematica, nonché l’immediata rimozione del Direttore medico di presidio che ha dimostrato ampiamente le sue incapacità nella gestione
igienico-organizzativa nell’affrontare le numerose problematiche che sono sorte all’interno dell’IRCCS Neurolesi sino ad oggi e che hanno procurato notevole panico sociale.