Messina, 10 aprile 2020
L’Osservatorio Urbano della CUB Messina ha più volte evidenziato in queste settimane che la prevista chiusura domenicale delle attività del settore alimentare, disposta dalle ordinanze regionali, e la riduzione dell’orario di apertura nei giorni feriali delle stesse attività, disposta dalle ordinanze comunali, rappresentava una doppia penalizzazione per i messinesi che non ha eguali in altre parti d’Italia, neanche nelle zone considerate più a rischio, rischiando tra l’altro di moltiplicare le occasioni di contagio per via dell’aumento delle file e quindi degli assembramenti davanti ai supermercati.
Quanto previsto dall’ordinanza sindacale n. 110 dell’8 aprile 2020, che dispone la chiusura del settore alimentare nei giorni festivi è quindi in sintonia con quanto dalla scrivente sostenuto (i lavoratori hanno un giorno di riposo settimanale), così come le motivazioni poste in premessa dell’ordinanza ed in particolare ove si afferma:
“Che le limitazioni all’orario di apertura nei giorni feriali, sommate all’obbligo di chiusura nei giorni festivi, ha dato causa a rallentamenti nell’approvvigionamento delle provviste alimentari che hanno determinato lunghe code davanti agli esercizi commerciali, per le quali spesso è dovuta intervenire la Polizia Municipale per evitare la formazione di pericolosi assembramenti e sanzionare la violazione delle disposizioni in tema di distanziamento sociale (….) l’esigenza di assicurare a tutti i cittadini l’approvvigionamento dei generi alimentari senza dare luogo ad assembramenti o a violazioni sulle norme del distanziamento sociale…”
Ed è proprio in forza delle motivazioni da noi addotte, e che sono anche presenti nella premessa della suddetta ordinanza, che chiediamo alla S.V. di mantenere l’apertura delle attività delle settore alimentare dalle 8:00 alle 20:00 per tutti i giorni feriali anche nelle settimane prossime, sia per eliminare la doppia penalizzazione per i messinesi, sia perché si verificheranno situazioni similari alla settimana pasquale (le festività del 25 aprile e del 1° Maggio) che costringerebbero i cittadini a concentrare e/o anticipare gli acquisti nelle ridotte fasce orarie feriali, determinando le conseguenze che l’ordinanza sindacale n.110 intende evitare in occasione delle festività pasquali.
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