Era nell’aria e qualcuno come una giurista catanese ieri aveva preannunciato quanto è accaduto ieri sera ma che evidentemente è stato notificato al Sindaco di Messina solo stamattina. Il Consiglio di Stato, infatti ha espresso con la massima urgenza, parere favorevole sulla proposta del Ministero dell’Interno, pervenuta nella mattinata, per annullamento, in via straordinaria, dell’ordinanza del sindaco di Messina che ha imposto a “chiunque intende fare ingresso in Sicilia attraverso il Porto di Messina, sia che viaggi a piedi sia che viaggi a bordo di un qualsiasi mezzo di trasporto” . Così sono valsi a nulla le operazioni iniziate stamattina presto alle quali avevamo partecipato per la messa alla prova dell’ordinanza 106 che dopo poche ore dai primi sbarchi è stata annullata. Insomma poteva anche essere notificato prima a Cateno De Luca quanto era già stato deciso ieri sera. Anzi meglio: si poteva avvisare prima di far scendere in strada ed al porto il personale della Polizia Municipale e quello delle altre Forze dell’ordine che per le prime ore del mattino hanno avuto contatti con tanta gente sbarcata agli imbarcaderi. Si poteva fare prima, quando il 30 di marzo l’Amministrazione De Luca aveva presentato proprio al Ministero degli Interni la sua proposta di “Banca dati” per il traghettamento. Perché dunque attendere fino a 24 ore dall’entrata in vigore dell’Ordinanza sindacale? “Una pistolettata” l’ha definita De Luca. E ecco che invece la notifica dell’annullamento arriva a sole 12 ore dalla decisione del Consiglio di Stato e dopoo sole altre 24 ore dalla richiesta del Ministero e dopo gli sforzi, vani, compiuti dalle 6:00 di stamane.
Cosa sta accadendo? Messina rischia di rimanere senza il suo sindaco? Questa città rischia in un momento critico come questo, in piena pandemia, di veder giungere un commissario che poco o nulla sa di Messina? Cateno De Luca lancia il suo guanto di sfida su Facebook, con la sua diretta infuocata: “L’ordinanza rimane in piedi. Fate prima a destituirmi dall’incarico di sindaco. Un incarico che io ho guadagnato grazie ai voti dei cittadini. Lo stesso non può dirsi di Lei, Ministro Luciana Lamorgese, che invece è stata nominata” ha attaccato De Luca.