Messina, 3 aprile 2020
I dati degli ultimi giorni a Messina sono confortanti e descrivono un contagio rallentato. Ma la notizia (confermata) che mancano i reagenti, seppur correttamente ordinati, per esitare i tamponi, ovvero per tirar fuori l’esistenza dell’RNA del coronavirus e definire risultati negativi o positivi, fa pensare sul come probabilmente il metodo in sé non sia sufficiente ed i dati incompleti.
I reagenti si producono all’estero e vista la pandemia che è globale non è certo cosa facile approvvigionarsene. L’unico laboratorio in città che attualmente è in grado di produrre risultati analizzando tamponi con tempi di circa 8 ore per batterie da 50 per macchina (e ce ne sarebbero due) è il Policlinico universitario. Il Cutroni -Zodda di Barcellona ed il Papardo sono in attesa di tamponi.
Intanto la richiesta di tamponi continua e, compresi quelli che oggi su turnazione si stanno effettuando su tutto il personale all’ASP 5 di via dei Verdi, ai quali vanno aggiunti quelli del personale dei punti del 118 (quattro) non operativi, il numero di 1000 in coda potrebbe essere sottostimato. Quando arriveranno i reagenti? Si spera prima possibile: in un comunicato di un paio di giorni fa il dottore La Paglia, direttore dell’ASP di Messina, aveva annunciato di aver effettuato correttamente l’ordine e che, anzi, si attenderebbero anche dei sistemi innovativi di accertamento con tempi minori. Di certo c’è che il sistema di verifica dei positivi e di rintracciabilità degli asintomatici è il sistema migliore per combattere la pandemia.
SALVE MI CHIAMO OLIVA NATALE DI MESSINA
DAL 15 MARZO SONO IN QUARANTENA PERCHE’ ERO IN VIAGGIO FUORI ITALIA , MI SONO AUTODENUNCIATO , I PRIMI GIORNI AVEVO TOSSE E FEBBRE A 38 IL MIO MEDICO MANDA UN EMAIL X IL TAMPONE, ADESSO SONO 18 GIORNI CHE NON SE FATTO SENTIRE NESSUNO QUINDI COSA DEVO FARE NON POSSO RESTARE A CASA SENZA USCIRE X COMPRARE I BENI NECESSARI ASPETTO VOSTRE NOTIZIE GRAZIE.
Deve richiamare il suo medico e sollecitarlo a far intervenire l’ASP.