
Messina, 22 marzo 2020
E’ una domenica di resistenza e lavoro disperato per le operatrici della casa di riposo “Come d’Incanto” di via Primo Settembre a Messina. Bardate con tute bianche e protette da mascherine e guanti, le giovani operatrici si affacciano al balcone mentre un mezzo della Protezione Civile del Comune di Messina consegna loro bottigliette d’acqua e mascherine, mentre ieri le ha rifornite di lettini e lenzuola pulite.
“Abbiamo bisogno dei tamponi” dicono dal balcone. “Dell’esito?” chiediamo noi, “No! Abbiamo bisogno che lo facciano a noi operatrici!” urla una operatrice. Nessuno finora ha dunque rilevato l’eventuale positività delle lavoratrici della casa di riposo. Cosa si attende a farlo? Il rischio è che questa casa di riposo diventi un focolaio “chiuso” e che ognuno dei presenti vada incontro a contagio certo.