Messina, 7 marzo 2020
Una lettera accorata che gira sui social ed alla quale è necessaria risposta, non fosse altro per la tristezza infinita che si legge negli occhi di Evita, una cagnetta che ha partorito all’interno del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Messina. “Che fine hanno fatto i cagnolini di Evita?” si chiede Donatella Del Mastro, una cittadina che ha cercato di far rientrare all’interno del giardino del Dipartimento la piccola cagnetta che voleva tornare dai suoi cuccioli. La lettera:
Egregio Magnifico Rettore Cuzzocrea,
Le scrivo per rappresentarle un disagio vissuto ieri ,5 marzo iniziato alle ore 15.45. Mi trovavo a passare davanti il dipartimento di scienze politiche sito in piazza xx settembre, a Messina, precisamente davanti il cancello del giardino del dipartimento.
Mi viene incontro una cagnolina, visibilmente in fase di allattamento, che mi faceva capire disperatamente di voler entrare nel cancello chiuso dove aveva i cuccioli. Entro in dipartimento e chiedo al portiere se per favore potesse aprire un attimo il cancello per permettere alla cagnolina di entrare. Un diniego assoluto per disposizioni ricevute dall’ alto.
Spero con il cuore che non sia lei, Magnifico Rettore,” l ‘alto.”
Insisto dicendo che la cagnetta era disperata e il portiere mi risponde con le testuali parole :”Se si porta via i cuccioli dal giardino , allora la faccio entrare insieme alla cagnetta, ieri è stata chiamata l ASL ma non si è presentato ancora nessuno.” Naturalmente io non potevo prendere i cuccioli ma ho provveduto a trovare soluzioni alternative.
Mi sono attivata chiamando dei volontari e finalmente alle 20.00 si è formato un gruppetto di” sensibili” tra cui anche una guardia zoofila e alcuni volontari. Intanto la cagnetta sembrava impazzita, continuava a girare attorno all’edificio, tentando di entrare da ogni fessura delle inferriate.
Finalmente, intorno alle 22 , dopo aver chiamato sia vigili urbani che i responsabili della videosorveglianza Ksm, la guardia zoofila con la guardia Ksm, sono entrati dentro il cancello del dipartimento, ma dei cuccioli non c ‘era più nessuna traccia. Stamattina, 6 marzo ,mi è stato riferito da una volontaria che ha fatto il sopralluogo, la cagnetta, sempre più afflitta, è entrata a cercare i suoi cagnetti, ma non li ha trovata e è rimasta prona e disperata nel cuniculo dove li aveva nascosti.
Sempre in giornata mi hanno comunicato che è stata portata al Canile di Millemusi, sofferente e afflitta .
La domanda che le pongo Magnifico rettore, lei forse sa che fine hanno fatto i cuccioli?
Ovviamente nessuno ha l ‘obbligo di fare nulla, ma sarebbe bello scoprire che tutti abbiamo amore verso ogni essere vivente, perché solo così possiamo salvare il mondo dal degrado inarrestabile in cui sta precipitando. E sarebbe meraviglioso scoprire anche che lei ,che ha sicuramente più amici di quanti ne ho io , riesca a farla adottare ,cosicché possa ricevere amore che supplisca in parte al dolore di mamma che sta patendo.
L’ho battezzata Evita , mi è parso un nome pregno di umanità .
Io sto raccontando il mio disagio nell’assistere nel 2020 a episodi come questi, premetto che non sono una volontaria ma mi trovavo a passare di là e la cagnetta ha chiesto il mio aiuto ,aiuto che purtroppo non sono riuscita a darle e questo mi rende impotente e triste .
Evita mi ha chiesto inoltre di scriverle queste righe confidando nella sua sensibilità . Spero di avere una risposta alla mia domanda :”
Dove sono finiti i cagnolini? “
Le auguro una giornata piena d’amore.
Donatella del Mastro
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